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Trump e Xi Jinping, quanto durerà la tregua?

12/3/2018

Novanta giorni per ripensare alle proprie posizioni e mettere a tacere il sentiment negativo che dura ormai da mesi, ma ancora molto rimane da fare sulla strada di un accordo definitivo


Buone notizie dal G20 di Buenos Aires dove, oltre qualsiasi attesa, il presidente statunitense Trump e quello cinese Xi Jinping annunciano una tregua in fatto di commercio e mettono la parola fine a mesi di tensioni. 

Keith Wade, chief economist & strategist, Schroders, però continua a nutrire scetticismo nei confronti delle prospettive di un accordo di lungo termine su questioni quali i diritti sulla proprietà intellettuale, e ci aspettiamo che più avanti nel 2019 le ostilità riprendano.

 

La domanda è: quanto può durare la tregua? "L’esito delle negoziazioni è stato migliore delle attese, ma le differenze sulla proprietà intellettuale e sul trattamento della tecnologia in Cina probabilmente rappresenteranno degli ostacoli considerevoli per un accordo duraturo. Gli esponenti più conservatori della Casa Bianca continueranno a fare pressioni per la loro causa, condivisa dalla base elettorale di Trump. Nel frattempo, il Presidente Xi Jinping difficilmente abbandonerà la posizione della Cina sulla proprietà intellettuale. In conclusione, nonostante la tregua, un accordo riappacificatore dovrà attendere" afferma l'esperto di Schroders.

 

Secondo Nick Payne, head of global ermerging markets equities, Merian Global Investors, questa tregua di 90 giorni è sicuramente una buona notizia soprattutto per i mercati emergenti che "hanno affrontato tre principali venti contrari nel 2018: la Fed falco e un dollaro più forte, la guerra commerciale e l’economia cinese in rallentamento. Ora sembra che due di questi tre elementi stiano migliorando: la tregua a livello commerciale e i recenti commenti più accomodanti del Presidente della Fed Powell. Per quanto riguarda il terzo punto, le autorità cinesi hanno iniziato ad avviare una politica monetaria e fiscale più accomodante nel corso dell’estate ed è probabile che assisteremo a ulteriori stimoli prima della fine dell’anno. Ci aspettiamo che i dati economici saranno migliori nel 2019".

 

Raymond Ma, gestore di portafoglio di Fidelity International rintraccia delle opportunità da questa apertura tra i due Paesi: "ravvisiamo un crescendo di opportunità sul mercato azionario cinese, anche in virtù del calo delle valutazioni avvenuto quest'anno, mentre i consumi diventano sempre più un volano per l'economia e le imprese concentrano maggiormente l'attenzione sui rendimenti per gli azionisti. Il mercato del reddito fisso asiatico ha registrato un andamento relativamente modesto ed è probabile che la volatilità persista. Anche se l'accordo raggiunto al G20 dovesse avere vita breve, riteniamo che ci sia un buon valore da cogliere nell'obbligazionario investment grade asiatico".

 

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