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HSBC Global AM, 2019: ritorno alla "realtà"

12/4/2018

A dettare il passo saranno Stati Uniti e Cina, le divergenze viste quest'anno si assottiglieranno e potrebbero profilarsi nuove occasioni per le asset class emergenti


Il 2019 sarà caratterizzato da un ritorno alla normalità evidente soprattutto in fatto di crescita, che tornerà a livelli più ragionevoli rispetto a quelli visti nell'anno che si sta per concludere. E' questa l'idea di Joseph Littel, global chief strategist di HSBC Global Asset Management. Un'analisi che può essere definita più una "nowcasting" proprio per la volontà di indagare elementi contingenti piuttosto che fare previsioni irrealistiche sul futuro. 

 

La volatilità comunque, prosegue l'esperto, caratterizzerà il prossimo anno così come il percorso di normalizzazione intrapreso dalla Fed negli scorsi mesi. A cambiare saranno invece le divergenze di crescita per i diversi Paesi; la guida sarà affidata a due motori propulsori: Stati Uniti e Cina. 

Little sottolinea che il contesto di riferimento rimarrà sfidante per l'investitore che ha vissuto già molte turbolenze e incertezze quest'anno, a partire da quelle geopolitiche soprattutto nella zona euro (nodi ancora da sciogliere Brexit ee il braccio di ferro tra Italia e Commissione europea).

Ma non solo, da tenere sotto controllo è l'inflazione per evitare un vero e proprio shock che sarebbe deleterio tanto da generare un sell-off azionario e obbligazionario. La natura multiasset di HSBC Global AM porta a concentrarsi anche sulla diversificazione che dal prossimo anno potrebbe avere un rinnovato strumento, quello dei bond statunitensi

 

Il ciclo economico comunque, rassicura Little, non si trova alla sua fine, di certo c'è però che sta rallentando rispetto all'andamento del 2017 caratterizzato da uno scenario goldilocks e di sincronizzazione globale. 

A livello di asset class una particolarmente sofferente quest'anno, quella collegata agli emergenti, potrebbe risollevarsi e rappresentare un'opportunità con le dovute accortezze di selezione. Un mix generato dal rialzo dei tassi da parte della Fed, instabilità politica sommata alle tensioni commerciali e a un rafforzamento del dollaro ha fatto soffrire non poco l'economia di questi paesi a partire da marzo 2018 ma qualcosa potrebbe cambiare (alcuni casi limite come Turchia e Argentina potrebbero invece incontrare ancora difficoltà).

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