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La tregua commerciale potrebbe innescare un rally

12/13/2018

E' quanto ipotizzato dal macro strategy team di Mirabaud AM alla luce dei 90 giorni di "pace" tra i USA e Cina in fatto di dazi che avevano generato non poche turbolenze in passato


La tregua commerciale  tra Stati Uniti e Cina lascia spazio a un possibile rally del mercato azionario a dicembre. Gli Stati Uniti hanno confermato che non aumenteranno i dazi dal 10% al 25% su 200 miliardi di prodotti cinesi dal 1 gennaio 2019, mentre da parte cinese ci sarebbe l’impegno a importare quantità considerevoli di prodotti agricoli, petrolio, gas e prodotti industriali per ridurre il surplus commerciale cinese con gli Stati Uniti. Tuttavia, la tregua è stata concordata per soli tre mesi, durante i quali vanno fatti progressi nell’ambito della proprietà intellettuale e dei trasferimenti forzati di tecnologia.

In ogni caso, come ricoda il macro strategy team di Mirabaud AM sebbene l’accordo rappresenti un passo in avanti, non implica comunque la fine delle tensioni commerciali tra i due Paesi. L’incertezza si concentrerà sulla fine del primo trimestre del 2019, quando sarà ripristinato il tetto sul debito USA.

 

"A novembre, nonostante la volatilità sia rimasta elevata, i mercati azionari hanno registrato rendimenti generalmente positivi. L’indice MSCI World è salito di circa l’1% e l’index MSCI Emerging di quasi il 5%. È probabile che a dicembre la tregua commerciale offra supporto ai settori maggiormente interessati dai dazi doganali, e ai mercati europei il cui comparto manifatturiero è altamente esposto all’Asia. Lo scorso mese i mercati azionari emergenti hanno sovraperfomato, a causa in particolare della stabilizzazione delle valute dei Paesi emergenti e dei tassi d’interesse USA più bassi. Dopo un anno complicato - l’MSCI World Index è sceso del 12% finora - la prospettiva di un accordo di lungo termine tra Stati Uniti e Cina potrebbe innescare un rally, soprattutto perché i rapporti P/E sono ai loro minimi dal 2009" proseguono nell'analisi.

 

Per quanto riguarda i tassi di cambio, infine, la tregua nella guerra commerciale USA/Cina e il calo dei tassi d'interesse dovrebbero allentare leggermente la pressione sul dollaro e avvantaggiare le valute dei mercati emergenti e l'euro. Per quanto riguarda l'euro, tuttavia, i guadagni a breve termine saranno probabilmente limitati dalla situazione economica e dall'incertezza politica in Europa

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