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1/14/2019
Nonostante il 2018 sia stato un anno difficile per i mercati finanziari, tuttavia i prodotti finanziari continuano a piacere più degli immobili: sale dal 24% al 29% la parcentuale degli italiani che, potendo investire, sceglierebbe prodotti finanziari. Lo scrive l’ultima edizione dell’Osservatorio semestrale, a cura di ANIMA SGR, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK. L’analisi – che si è svolta ad ottobre 2018 e ha come mission di indagare sui comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti – è stata condotta su un campione di 1.062 adulti “bancarizzati” (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale), rappresentativo di circa 42 milioni di individui.
Complice anche la difficile lettura dei mercati finanziari, gli investimenti si piazzano in cima alla classifica delle decisioni "amletiche" e più difficili da assumere per il campione di riferimento. In particolare, nel dettaglio la scelta degli investimenti figura al primo posto per difficoltà per il 26% del campione; subito dopo, in termini di complessità, viene la “scelta del mutuo” (20%). Seguono: l’acquisto della casa (17%); il piano previdenziale (16%); la sottoscrizione di una polizza vita (15%); la scelta dell’università (12%); la scelta della professione (10%); l’acquisto dell’auto (5%).
Va più o meno di pari passo la domanda di supporto di un esperto. Il 25% del campione ritiene "molto importante" farsi aiutare da un esperto nella scelta degli investimenti, contro il 15% per quanto concerne la scelta di un mutuo, il 14% per la sottoscrizione di una polizza vita, il 13% per i piani previdenziali, fino al 3% per l’acquisto di un’auto.
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