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1/24/2019
La prossima grande ondata di innovazione nei servizi finanziari sarà trainata dagli operatori storici del settore, che ripartiranno da soluzioni completamente nuove. Lo sostiene l'ultimo report 2019 di Oliver Wyman sullo stato dei servizi finanziari, intitolato "Time to Start Again", lanciato in occasione del meeting annuale del World Economic Forum a Davos. Il report illustra un nuovo approccio – denominato "Greenfield" – con cui le banche si liberano dei limiti imposti dai loro sistemi informatici e modelli di business centrati sul prodotto, ricominciando come start up con veicoli societari autonomi, nuove tecnologie, offerte innovative e modelli di business centrati sul cliente.
"Per un settore in cui il prodotto principale - deposito, impiego, trasferimento e gestione del denaro – è elettronico, i processi sono ancora troppo legati al lavoro manuale" spiega Ted Moynihan, managing partner e global head della practice financial services di Oliver Wyman. "Le banche cercheranno di affrancarsi dai vincoli delle infrastrutture tecnologiche esistenti, spesso non avanzate, per intraprendere con più libertà i percorsi di crescita futuri".
Oliver Wyman fa qualche esempio: RBS Group lancerà presto Bó, un’offerta digitale "Greenfield" creata in meno di 12 mesi attraverso una tecnologia innovativa, mentre National Australia Bank ha avuto successo con QuickBiz, un prodotto per l’erogazione di prestiti non garantiti interamente digitale, e la compagnia assicurativa tedesca ERGO ha ideato Nexible per fare concorrenza al suo business di assicurazione auto tradizionale. Goldman Sachs, infine, ha lanciato in Europa e Stati Uniti la piattaforma Marcus nel settore del consumer banking.
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