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Eurozona: Mario Draghi prende tempo

1/25/2019

Francoforte ha lasciato invariati i suoi tassi e la probabilità di un rialzo quest'anno restano basse. Tra i successori dell'italiano alla guida della banca centrale, in po il francese de Galhau e il finlandese Liikanen


Come previsto dalla maggior parte degli osservatori, la Bce ha lasciato invariati i suoi tassi, mantenendo inalterata la cosiddetta “forward guidance”. Alcuni analisti fanno notare come l'incontro si sia svolto in una congiuntura economica interessante: dall'ultimo meeting di dicembre, i mercati globali si sono corretti, con i rendimenti dei Bund che hanno raggiunto livelli mai visti dal 2016, con ulteriori dati che indicano un’economia dell'Eurozona significativamente rallentata nella fine del 2018. Gennaio, inoltre, è stato il primo mese in cui la Bce non ha incrementato il proprio bilancio comprando obbligazioni e alcune delle economie dell’Eurozona potrebbero già essere entrate in recessione.

Sono sospetti, per ora, ma da più parti si è tornati a chiedere uno stimolo ulteriore per sostenere il sistema bancario e rilanciare la crescita del credito. La Bce, tuttavia, ha ammesso che le informazioni, dopo la riunione di dicembre, hanno continuato ad essere più deboli del previsto. "I rischi di downside sembrano cresciuti negli ultimi mesi", ha detto Draghi, il che significa che "rimane necessario un significativo stimolo monetario" e "la Bce è pronta ad utilizzare tutti gli strumenti appropriati" per raggiungere il suo obiettivo.

Quanto alle case di investimento, BlackRock, il più grande gestore di patrimoni al mondo, ritiene che la Bce manterrà un approccio cauto e misurato per rimuovere la sua politica monetaria allentativa. In termini di posizionamento, il colosso dei fondi è corto sull'euro, mentre mantiene una piccola posizione lunga in titoli di stato italiani e posizioni selezionate in obbligazioni societarie europee, cercando di guadagnare con strategie di trading tattico sui Bund tedeschi.

"Tutto ciò che la Bce può fare è mantenere condizioni finanziarie più accomodanti possibile nell’Eurozona svalutando l’euro, fornendo una forward guidance chiara e determinata per il futuro e riacquistando le obbligazioni che arrivano alla scadenza" commenta Nick Wall, gestore long/short nel reddito fisso di Merian Global Investors. "Nel complesso, riteniamo che la probabilità che la Bce incrementi i tassi quest'anno sia molto bassa. Al contrario, reputiamo che abbia maggiori probabilità di fornire sostegno all'economia attraverso l'emissione di una terza ondata di TLTRO, un'altra operazione di rifinanziamento più a lungo termine. Tali operazioni sono state menzionate nel corso della riunione, ma la Bce non ha ancora preso una decisione, probabilmente in attesa della prossima tornata di previsioni nella riunione di marzo" aggiunge Charles St Arnaud, senior investment strategist di Lombard Odier IM.

Quanto al successore di Draghi, che lascerà a fine anno, i principali contendenti secondo i gestori sono il Governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau e l'ex Capo della Banca Centrale Finlandese Erkki Liikanen, mentre sono scarse le probabilità che il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, o un altro cittadino tedesco, sia nominato.

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