Tempo di lettura: 2min

Amundi: la partnership con UniCredit spinge la raccolta

2/13/2019

I flussi netti nel nostro paese per l'asset manager francese si attestano a 4,3 miliardi di euro, grazie soprattutto a gestioni patrimoniali e unit linked. Perrier: "L'integrazione con Pioneer è stata un successo"


Amundi chiude il 2018 con un utile netto di 855 milioni di euro, in aumento del 25,5% rispetto al 2017. La raccolta netta è in forte crescita, trainata principalmente dalle attività a medio/lungo termine (36 miliardi di euro) e dal segmento retail (30,7 miliardi di euro), "ma ha rallentato significativamente a fine anno, sullo sfondo di un'accresciuta avversione al rischio in Europa" scrive in una nota il gruppo, controllato da Crédit Agricole. Considerato l'effetto di mercato negativo (-43 miliardi di euro) concentratosi a fine anno, il patrimonio gestito ha raggiunto 1.425 miliardi di euro al 31 dicembre 2018, mantenendosi stabile su 12 mesi. La raccolta netta delle reti internazionali è rimasta positiva, in particolare in Italia (4,3 miliardi di euro raccolti con le gestioni patrimoniali e le unit linked) grazie alla partnership con UniCredit.

I flussi verso il segmento istituzionale e corporate sono stati significativi (11 miliardi di euro). Gestione passiva e smart beta hanno chiuso un altro anno in positivo, con 14 miliardi di euro di raccolta netta nel 2018 che hanno portato le masse in gestione a raggiungere i 95 miliardi di euro a fine 2018, con un incremento del 5,6% rispetto a fine 2017. Gli asset reali e alternativi continuano a registrare un altro anno con una crescita costante e una raccolta netta nel 2018 in aumento e pari a 3,5 miliardi di euro (2,3 miliardi di euro nel 2017), in particolare nel real estate, private debt e private equity. L'attività è stata positiva in Asia nelle joint venture (in Cina e in India) così come a Hong Kong e a Taiwan.  

"Nonostante un contesto di mercato sfavorevole, i risultati di Amundi sono aumentati ancora una volta in modo significativo nel 2018. Ci sono due fattori alla base di questo miglioramento. In primo luogo, lo slancio a livello di attività commerciale è rimasto forte, nonostante il contesto di mercato, e ha beneficiato della significativa presenza internazionale di Amundi, in particolare in Asia. In secondo luogo, l'integrazione di Pioneer è stata un successo e l'acquisizione ha notevolmente rafforzato il modello di business di Amundi; l'integrazione è stata eseguita in modo rapido e competente e pertanto l'importo totale delle sinergie è aumentato a € 175 milioni all'anno" ha commentato Yves Perrier (nella foto), ceo di Amundi.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?