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Gestore della settimana: "L'health care è in salute. Ecco perché"

5/13/2019 | Adeline Salat-Baroux*

Su AdvisorOnline.it Adeline Salat-Baroux, lead portfolio manager di EdR Fund Healthcare di Edmond de Rothschild AM, fa il punto sul settore dell'health care


Molti titoli hanno perso terreno significativo all'inizio del 2018 dopo che Amazon ha annunciato la creazione di una joint venture senza scopo di lucro con JP Morgan e Berkshire Hathaway per gestire meglio i costi sanitari per i loro 1,2 milioni di dipendenti. Gli investitori erano preoccupati perché ci si aspettava che Amazon entrasse nella distribuzione dei farmaci, invece questa notizia sembrava suggerire una vera e propria incursione nel mercato sanitario. Anche la retorica politica ha creato volatilità per il settore. I timori si sono susseguiti dopo che i discorsi del presidente Trump sui prezzi dei farmaci hanno pesato sul settore, ma sono svaniti rapidamente perché non ha fatto annunci precisi. Infatti, il 2018 è stato caratterizzato da un ulteriore calo dei prezzi esclusivamente per i farmaci generici, dove la concorrenza è aumentata.

D'altro canto, i prezzi dei rimborsi per i farmaci innovativi restano elevati. L'interesse degli investitori si è rivolto al settore sanitario quando le aziende hanno pubblicato solidi risultati trimestrali, in particolare negli Stati Uniti. Anche gli studi clinici positivi sui nuovi farmaci e le operazioni finanziarie hanno contribuito a una solida ripresa che è proseguita fino alla fine di ottobre. Le ultime settimane del 2018 sono state particolarmente tese a causa della guerra commerciale USA-Cina, dell'aumento dei tassi d'interesse della Federal Reserve, dei timori di un rallentamento globale della crescita, in particolare in Cina. I titoli healthcare sono poi diminuiti, cancellando gran parte dei guadagni dell'anno. In un contesto economicamente più incerto, il settore ha recuperato il suo status difensivo.

L’INNOVAZIONE COME DRIVER
Ciò che sembrava un ambiente incerto durante tutto l'anno ha innescato una forte compressione delle valutazioni dei titoli azionari healthcare, offrendo un forte sostegno per il settore. Lo sconto rispetto al mercato è indubbiamente un'opportunità di investimento. Il settore beneficia di fondamentali solidi ed è sostenuto da fattori a lungo termine favorevoli come la crescita demografica, il progresso medico e tecnologico, l'aumento dell'aspettativa di vita e l'aumento della spesa per l'assistenza sanitaria. La crescita è visibile e sostenibile nel lungo termine. Un forte ciclo di innovazione e una ricca pipeline di prodotti sono un motore di crescita. Il campo dell'immunoterapia sta esplodendo con miliardi di euro di investimenti. Il concetto di sfruttare il sistema immunitario per combattere malattie come il cancro ha creato per decenni enormi aspettative, ma ha avuto successo solo di recente.

I trattamenti di immunoterapia hanno riguardato in primo luogo gli anticorpi monoclonali, progettati per attaccare specifiche parti di un cancro. Dopo il successo dei primi inibitori dei checkpoint immunitari sul mercato (compresi Merck e Bristol Myers anti-PD1s), lo spazio CAR-T ha quindi fornito tutto l’entusiasmo. Un attore centrale nell'immunoterapia del cancro è un tipo di globuli bianchi noto come la cellula T. Questi trattamenti CAR-T mirano a potenziare il sistema immunitario mediante l'ingegneria dei linfociti T per aiutarli a trovare e attaccare le cellule tumorali. La prima approvazione da parte della Food and Drug A dministration (FDA) è stata la terapia cellulare Novaris CAR-T Kymriah. Il prezzo di rimborso ottenuto da Novartis è di 475.000 di dollari. Il secondo CAR-T approvato sul mercato è stato Yescarta, un prodotto sviluppato da KITE pharma. La società è stata acquistata da Gilead per 11,9 miliardi di dollari nel novembre 2017. Yescarta è stato approvato per DLBCL, un sottotipo di linfoma, per i pazienti che non hanno risposto alle altre terapie. Il prezzo di rimborso è stato fissato a 375.000 di dollari.

LE OPERAZIONI DI M&A BIOTECH HANNO AVUTO UN FORTE AVVIO NEL 2019
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una serie di operazioni di M&A, partnership per lo sviluppo aziendale e IPO nel settore healthcare e ora sembra che la tendenza delle operazioni di M&A potrebbe accelerare ulteriormente nel 2019. Le grandi case farmaceutiche hanno molto denaro da impiegare e, con la recente riforma fiscale statunitense, ci si aspetta che le aziende abbiano ancora di più da spendere. Le società farmaceutiche investono sempre e cercano opportunità per estendere la propria pipeline. Le valutazioni delle società di biotecnologia sono ora molto interessanti dopo il recente calo del mercato. L'indice BTK (grandi biotech statunitensi) e l'indice NBI (Nasdaq biotechs) hanno entrambi registrato un calo di circa il 20% nell'ultimo trimestre del 2018. Il trend delle M&A nel settore delle biotecnologie si è accelerato con una serie di accordi annunciati di recente. I premi di offerta molto elevati evidenziano semplicemente gli enormi sconti a cui le aziende target hanno operato.

Nel dicembre 2018, GlaxoSmithKline ha pagato 5,1 miliardi di dollari per Tesaro, una società commerciale focalizzata sull'oncologia. Il titolo è raddoppiato rispetto ai minimi di novembre. Dall'inizio del 2019, abbiamo già visto due operazioni. Bristol-Myers Squibb e Celgene hanno stipulato un accordo definitivo di fusione in base al quale Bristol-Myers acquisterà Celgene in una transazione in contanti e azioni per un valore di circa 74 miliardi di dollari. Le azioni di Celgene sono salite del 35% alle notizie. E il mercato non ha ancora pienamente integrato il valore dell'operazione nel prezzo delle azioni. Poi, il 7 gennaio, Lilly ha annunciato l'acquisizione di Loxo Oncology per 8 miliardi di dollari in contanti. Per quest'anno ci aspettiamo ulteriori M&A, in particolare nell'area oncologica, una delle principali aree di interesse per il settore farmaceutico e biotecnologico. Dal 2015, l'oncologia ha rappresentato il 50% dei prodotti approvati dalla FDA.

* lead portfolio manager di EdR Fund Healthcare di Edmond de Rothschild AM

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