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Rischi recessione ai massimi dagli ultimi 5 anni

8/28/2019

E' questa l'opinione di Valentijn van Nieuwenhuijzen di NN Investment Partners


"Appare corretto aspettarsi un ulteriore rallentamento della crescita e riconoscere che i rischi di recessione sono ai massimi livelli degli ultimi cinque anni" così Valentijn van Nieuwenhuijzen, chief investment officer di NN Investment Partners sull'attuale contesto di mercato. 

 

I mercati nel frattempo sono in gran parte guidati sia dalla speranza che lo stimolo fiscale sostenga sufficientemente l’economia sia dal timore che l’incertezza politica possa danneggiare inevitabilmente la fiducia del settore privato. "Non è ancora certo se la fiducia del settore privato riceverà un colpo mortale. La fiducia delle imprese continua a diminuire, nonostante il notevole allentamento delle condizioni finanziarie dall'inizio del 2019" spiega l'esperto. 

 

 

"In NN IP riteniamo che ciò che più conta per i mercati finanziari sia la velocità e la durata del declino della crescita nominale del PIL. Ciò dipenderà dal comportamento del settore privato e dalle sue aspettative per il futuro. Le recessioni sono spesso causate da un cambiamento – ampio e diffuso – al negativo di tali aspettative, perché le precedenti convinzioni sull'economia si rivelano errate. Ad esempio, all'inizio degli anni 2000, il fattore scatenante è stato lo scoppio della bolla “.com”, mentre nel 2007 è stato il crollo della convinzione che i prezzi delle abitazioni potessero solo aumentare" prosegue van Nieuwenhuijzen.

 

Il consiglio al momento è che gli investitori non lascino che gli attuali fattori di paura offuschino le loro convinzioni su come guardare oltre gli attuali rischi di recessione. "La situazione attuale richiede probabilmente un atteggiamento tatticamente cauto nell'allocazione degli asset. Le strategie d'investimento che non vengono impattate da trend di breve periodo rimangono comunque interessanti. Gli investitori potrebbero perseguire la ricerca di rendimenti – sempre più scarsi – guardando al debito dei mercati emergenti o ai crediti alternativi. Oppure, potrebbero partecipare alla transizione verso un modello economico più sostenibile tramite l’investimento in fondi sostenibili o a impatto" conclude l'esperto di NN IP.

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