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Kairos sarà il laboratorio innovativo di Julius Baer

9/2/2019

Il nuovo a.d. ad interim è Fabrizio Rindi, già presidente di Kairos SGR. Yves Robert-Charrue, responsabile per l'Europa della banca elvetica e presidente di Kairos, ha presantato la nuova strategia della boutique milanese


Dopo aver fatto un passo indietro nel processo di vendita di Kairos, Julius Baer decide di rilanciare la controllata milanese, specializzata nell'asset management e nel wealth management. Yves Robert-Charrue, responsabile per l'Europa della banca elvetica e presidente di Kairos, ha presantato lunedì 1 settembre a una conferenza stampa a Milano la nuova strategia della boutique milanese. A guidare Kairos in questo delicato passaggio che la porterà ad essere "il laboratorio innovativo del gruppo", come ha ricordato Charrue, sarà Fabrizio Rindi, attuale presidente di Kairos SGR, che ricoprirà ad interim il ruolo di a.d. fino a quando non sarà individuata una figura, interna o sul mercato, in grado di ricoprire questo ruolo.

Rindi prende il posto di Fabio Briletti, che ha assunto questo ruolo dopo l'uscita di Paolo Basilico lo scorso aprile., che ha rassegnato le dimissioni. Kairos in una nota fa sapere che Rindi "sarà supportato dal top management e dal team di investimento di Kairos, ben consolidati, a Milano e Londra". "L'Italia rappresenta un mercato molto importante per Julius Baer, che resta il migliore azionista per Kairos" ha aggiunto Charrue, ricordando che la banca elvetica è pronta a dare il via a nuovo corso per la boutique milanese dopo aver "portato a termine la revisione strategica delle varie opzioni relative alla società arrivando alla conclusione che un allineamento operativo più approfondito e una collaborazione più stretta possano offrire la migliore strada verso uno sviluppo di successo a lungo termine di Kairos".

Il nuovo piano industriale, che sarà presentato entro fine anno, terrà presente le due anime della società, asset management e wealth management. Charrue e Rindi hanno anticipato alcuni punti strategici del nuovo piano, che prevede l'ampliamento dell'offerta dei fondi in house (tra cui il lancio di un ELTIF a ottobre), una maggiore cooperazione con Julius Baer, l'architettura aperta e il rafforzamento del team, attualmente composto da circa 150 dipendenti, sia lato gestori sia lato wealth manager. "Per allineare gli interessi della società e degli azionisti abbiamo anche previsto che una quota di minoranza della società sia destinata ai dipendenti chiave di Kairos anche se la percentuale è ancora in discussione" ha detto Charrue.

Parlando del processo di cessione, interrotto a sorpresa venerdì 30 agosto, Rindi ha detto che la società "ha vagliato le offerte giunte in questi mesi, ma alla fine abbiamo reputato che la migliore soluzione sia una maggiore integrazione con Julius Baer e che Julius Baer sia il miglior azionista per Kairos". Parlando infine dei pesanti riscatti che hanno colpito i fondi e le gestioni della società, Rindi ha ammesso che "dipendono non solo dal mercato ma anche dalla situazione di incertezza attorno alla società negli scorsi mesi", aggiungendo che i deflussi non si sono arrestati durante i mesi estivi. "Ora però abbiamo le armi per difenderci e ciò dovrebbe tranquillizzare i nostri clienti" ha concluso.

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