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Invesco, un voto per premiare i virtuosi

10/14/2019 | Redazione Advisor

E' preferibile avere un ruolo attivo nel processo di cambiamento delle compagnie, con l’obiettivo di spronarle a un miglioramento, soprattutto sotto il fronte della sostenibilità.


In passato si aveva la convinzione che l’esclusione fosse il miglior metodo per “convincere” un’azienda a cambiare comportamenti controversi. Oggi questo approccio si è evoluto a favore dell’inclusione, attraverso attività di dialogo e di engagement volte a premiare i comportanti virtuosi.

 

Ecco perché oggi alcune società di gestione del risparmio preferiscono avere un ruolo attivo nel processo di cambiamento delle compagnie nelle quali sono investite, con l’obiettivo di spronare tale miglioramento, soprattutto sotto il fronte della sostenibilità.

 

In tal modo gli asset manager possono fare veramente la differenza. L’engagement e l’attività di owenrship attiva consistono in un dialogo costante con le aziende su questioni legate ai temi di sostenibilità o di governance aziendale, tali attività includono anche l'utilizzo del diritto di voto nelle assemblee degli azionisti.

 

Il diritto di voto tramite il proxy voting o voto per delega è utilizzato da molti asset manager ed è una pratica che rientra nelle strategie attive e passive di molte società, tra le quali anche Invesco. L’obiettivo di Invesco, ad esempio, è quello di incoraggiare le società nelle quali investe ad adottare prassi ESG best-in class. Per questo la società USA dedica grande attenzione al proxy voting, perché lo ritiene uno strumento del processo di investimento ESG molto importante. Il voto è rivolto principalmente a sostenere quelle proposte che massimizzano il valore a lungo termine per gli azionisti.

 

A tal fine nel corso del 2018 la società ha partecipato ad oltre 18.500 assemblee, vagliando 230.000 proposte e votandone 85.000 in oltre 74 mercati.

 

Il voto per delega può essere esercitato anche nel caso di strumenti passivi, quali gli ETF, votando in linea con quanto fa il gestore Invesco che detiene la maggioranza delle azioni sui fondi attivi, sfruttando le competenze della gestione attiva e le analisi approfondite svolte dal team. In tal modo però anche l’investitore seppure passivo può considerare la sua partecipazione pienamente attiva.

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