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Italia, come difendere i portafogli dal Coronavirus

2/28/2020 | Redazione Advisor

Qual'è l'impatto del Coronavirus sui BTP italiani? Quali sono le misure da adottare per difendere i propri portafogli? Rispondono gli esperti di State Street


Mentre le notizie sul Coronavirus continuano a dominare i titoli dei giornali, gli esperti di State Street Global Advisors offrono la loro opinione su ciò che gli investitori dovrebbero tenere in considerazione nelle loro scelte di portafoglio.

 

"Le condizioni di mercato hanno iniziato a deteriorarsi lentamente la scorsa settimana e, dati gli sviluppi negativi del Coronavirus durante il fine settimana, c'è stato un netto deterioramento negli ultimi due giorni", dichiara Frédéric Dodard, head of portfolio management - EMEA di State Street Global Advisors. "Il nostro indicatore di regime di mercato si sta ora muovendo visibilmente in un territorio di elevata avversione al rischio rispetto all'euforia di un mese fa, che caratterizza un ambiente risk-off in cui tipicamente le attività rischiose registrano una performance minore rispetto alle attività percepite come più sicure", aggiunge l'esperto"L’innalzamento dei parametri di volatilità effettiva e implicita da lunedì sta portando a significative operazioni di de-risking (vendite di azioni, acquisti di obbligazioni e cash) da parte di molte strategie downside risk (come le strategie volte alla gestione della volatilità e i CTA), creando un effetto a catena e aggravando la fase di declino del mercato. La storia dimostra che questo fenomeno può durare alcune settimane, fino a quando i mercati non si calmeranno. Le strategie che puntano su oro, valute difensive (come il franco svizzero e lo yen giapponese), obbligazioni di elevata qualità e posizioni long sulla volatilità implicita sono molto difensive nel contesto di mercato attuale e possono contribuire a ridurre l'impatto negativo delle attuali turbolenze", conclude Dodard.

 

Nonostante le minacce rappresentate dal Coronavirus, nelle ultime due settimane il mercato ha continuato ad acquistare titoli di Stato italiani (BTP). “È logico supporre che i movimenti dei titoli obbligazionari italiani nelle ultime 48 ore stiano attribuendo un certo grado di rischio di credito a questi asset, visto che in questo periodo i credit default swap (CDS) a cinque anni sono di circa 10 punti base più ampi", ha commentato Tim Graf (in foto), responsabile macro strategy per l'area EMEA di State Street. "È ragionevole pensare che il timore che il virus si diffonda in un paese europeo richieda un certo repricing, anche se ultimamente il momentum di mercato ha supportato notevolmente i BTP. Di conseguenza potrebbe trattarsi in ugual misura sia di un'inversione di una tendenza recente sia di un repricing", aggiunge il responsabile. "Anche in questo caso, il repricing del credito non sarà drammatico, ma costituirà un nuovo fattore di rischio che non era contemplato in precedenza. Per esempio i credit default swap italiani a cinque anni si sono ridotti di oltre 60 punti base nell'ultimo anno, quindi questo è solo una leggera correzione di una mossa molto più grande”, conclude Graf.

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