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Ciclo del credito al capolinea. E adesso?

3/25/2020

Dopo 12 anni siamo ad un cambio di paradigma, ma secondo TCW le opportunità per gli investitori obbligazionari non mancano


Sembra sia infine giunto al termine il ciclo del credito iniziato dopo la crisi finanziaria globale, che durava ormai da quasi 12 anni. La scintilla sembra essere il Coronavirus, ma come spiega Bryan Whalen, co-manager of the MetWest Unconstrained Bond fund di TCW, sicuramente non è l’unico elemento responsabile per questo sviluppo. La fine del ciclo, infatti, è stata causata da una combinazione di fattori: l’impatto economico del virus e la relativa distruzione della domanda si sono sommati a un eccesso di debito, in un’economia che già non aveva molto margine per assorbire shock sulla crescita. 

 

Una delle sfide più grandi per gli investitori ora è rappresentata dalla mancanza di liquidità. “Nell’attuale contesto di mercato i prezzi e gli spread, sia nei mercati azionari che obbligazionari, sono vicini ai livelli registrati alla fine del 2018, ma le condizioni di liquidità sono più simili a quelle della crisi del 2008-09” sottolinea Whalen. “Gran parte dell’illiquidità è dovuta all’impatto di normative come il Dodd-Frank Act, gli accordi di Basilea e la Volcker rule, che hanno cambiato drasticamente il modo di operare dei broker-dealer. Se un tempo questi operatori erano in grado di fornire liquidità in contesti di alta volatilità, oggi di fronte alla stessa situazione sono costretti a fare un passo indietro. Quando i broker-dealer non intervengono e i grandi asset manager, fondi pensione e altri investitori hanno ampi volumi di titoli da scambiare, il risultato è una condizione di blocco come quella che stiamo sperimentando ora”.  

 

Come investire nei mercati obbligazionari in questo contesto? “Il contesto attuale potrebbe comunque rappresentare un’opportunità di incrementare l’allocazione verso bond di alta qualità, che stanno scambiando con rendimenti vicini ai massimi storici (o con prezzi vicini ai minimi)” prosegue Whalen. “TCW ha iniziato il 2020 con un posizionamento molto difensivo in tutti i portafogli obbligazionari, poiché ci aspettavamo che la volatilità aumentasse o addirittura che finisse il ciclo del credito, quindi siamo in una posizione particolarmente adatta per cogliere queste opportunità. 

Tuttavia, è necessario usare una certa cautela nell’aggiungere rischio al portafoglio, perché a nostro avviso i prezzi sono destinati a scendere ancora. Per questo, nei segmenti più vulnerabili a un rallentamento economico – come il debito high yield – è meglio muoversi a piccoli passi, aspettando che il contesto migliori prima di fare mosse più significative”. 

Su tutto , dato il contesto estremamente volatile e impegnativo che stiamo affrontando, TCW evidenzia come sia fondamentale adottare un approccio attivo agli investimenti.

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