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Gestione contrarian e opportunistica per superare la crisi

4/3/2020 | Lorenza Roma

La crisi è solo all'inizio. E' importante una gestione contrarian e opportunistica delle posizioni azionarie e obbligazionarie. Parola di Amiral Gestion


"La scorsa settimana è stata segnata da importanti annunci di misure di sostegno da parte sia degli Stati Uniti che dell’Europa", spiegano Jacques Sudre, Raphaël Moreau e Louis D’arvieu, gestori di Amiral Gestion. "Il Governo statunitense ha sviluppato un pacchetto da 2.000 miliardi di dollari che comprende 500 miliardi di dollari di stimoli per le grandi società, gli Stati federati e le municipalità. In Europa si è scelta una politica di bilancio proattiva, ma frammentaria. Si tratta di una vera e propria transizione da una politica economica basata su moneta e tassi a una politica di stimoli fiscali", hanno aggiunto i gestori.

 

La scorsa settimana, i tassi privi di rischio hanno registrato una volatilità ridotta, con un guadagno dello 0,2% circa per l’Euro Aggregate e dell’1% circa per il decennale tedesco. Si tratta dell’effetto del minor numero di venditori che hanno dovuto reperire liquidità sugli attivi meno rischiosi. Le obbligazioni hanno registrato un rally settimanale molto più modesto rispetto alle azioni: il segmento high yield europeo si è apprezzato intorno al 3%. Secondo i gestori a selettività è fondamentale in questa congiuntura. "Ci stiamo concentrando sugli emittenti che risentono direttamente della situazione, ma che possiedono le qualità, soprattutto in termini di bilancio, per uscire da questa crisi rispettando i loro obblighi finanziari", precisano i gestori. "Stiamo cercando di acquistare nomi importanti come Fnac, Elis o Lagardère (caratterizzati da bilanci solidi, forti flussi di cassa, margini elevati). Per quanto riguarda la nostra allocazione nel credito, manteniamo un approccio prudente".

 

La settimana scorsa l’azionario ha messo a segno un rialzo importante, legato soprattutto agli annunci delle istituzioni finanziarie. Anche escludendo l’ambito sanitario non mancano però motivi di preoccupazione che, per forza di cose, alimenteranno una significativa volatilità nei prossimi mesi e anni. Di fatto, quale sarà il vero impatto a lungo termine di questa montagna di denaro immessa nel sistema economico? Il rischio è soprattutto di mettere in discussione fattori importanti che avevano contribuito a generare gli ultimi record di borsa. Ad esempio, mettere in discussione i riacquisti di azioni proprie che negli ultimi anni hanno generosamente contribuito al vigore degli indici (specialmente di quelli statunitensi) significa automaticamente penalizzare gli utili per azione (EPS). "Dato il rimbalzo delle azioni, la nostra allocazione netta in questa classe di attivi è automaticamente scesa. In conclusione, la crisi non è ancora superata e i profondi cambiamenti delle politiche economiche attualmente in corso avranno ripercussioni durature sulle attività finanziarie. In questo scenario, un ruolo molto rilevante sarà dato da una gestione contrarian e opportunistica delle posizioni azionarie e obbligazionarie e dalla capacità di scegliere con attenzione i segmenti d’investimento", concludono i gestori.

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