JP Morgan, una severa recessione all’orizzonte

Nella sua lettera annuale agli azionisti il ceo del colosso americano Jamie Dimon si focalizza sulla crisi scatenata dal Covid-19
06/04/2020 | Paola Sacerdote

“Mentre prepariamo la lettera annuale agli azionisti, il mondo sta affrontando una delle più gravi minacce per la salute di un’intera generazione, che sta avendo un impatto profondo sull’economia globale e su tutta la sua popolazione. I nostri pensieri sono tutti rivolti alle comunità e agli individui, compreso il personale sanitario e gli operatori di primo intervento, più profondamente colpiti dalla crisi Covid-19”. Esordisce così Jamie Dimon (nella foto), chairman e ceo di JPMorgan Chase & Co., nella sua lettera annuale agli azionisti della multinazionale americana di servizi finanziari, che prosegue: “Nel corso della sua storia, JPMorgan Chase ha costruito la sua reputazione sulla capacità di essere vicino a clienti e alla comunità nei momenti più critici. Questo contesto senza precedenti non è differente. Le nostre azioni durante questa crisi globale sono essenziali per consentire all'economia globale di andare avanti e saranno ricordate negli anni a venire”

 

Nella sua lettera Dimon si focalizza sulla crisi scatenata dall’epidemia da Coronavirus e pone l’accento sull’importanza della trasparenza nei confronti degli stakeholder. “Naturalmente, non sappiamo come terminerà questa crisi, quanto durerà, quale sarà l’entità dei danni economici, o quanto rapida o lenta sarà la ripresa”. Tra le misure intraprese, la società ha interrotto i buyback sulle azioni proprie: una decisione dettata al momento solo dalla prudenza, considerato che non è dato sapere cosa riserverà il futuro, “ma come minimo” spiega Dimon “questo includerà una profonda recessione combinata con una qualche forma di stress finanziario simile a quello vissuto nella crisi finanziaria globale del 2008. La nostra banca non può rimanere immune agli effetti di questo genere di stress”. Maggiori dettagli riguardo all’impatto della crisi sulla banca verranno forniti nel corso del mese, in occasione della pubblicazione  dei risultati trimestrali.

 

Ampio spazio è poi dedicato alle iniziative messe in campo da JPMorgan Chase per sostenere i suoi dipendenti, le imprese e la comunità. Dimon spiega che 180.000 impiegati, il 70% della forza lavoro dell’azienda, è stato messo nelle condizioni di lavorare da casa; la banca sta poi rinunciando alle commissioni su diverse tipologie di prestiti, consentendo ai clienti di differire i pagamenti delle rate su mutui e finanziamenti, e ha stanziato 950 milioni di dollari per nuovi prestiti alle piccole aziende negli ultimi due mesi.

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