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La crisi favorirà il trend della crescita disruptive

4/22/2020 | Lorenza Roma

Questo periodo di crisi per i mercati globali rafforzerà le ragioni di una crescita disruptive. L'analisi di GAM Investments


L'epidemia di Coronavirus ha generato una crisi quasi paragonabile a quella del 2008. Mark Hawtin, investment director, technology equities di GAM Investments, analizza il selloff causato dalla crisi del coronavirus, soffermandosi sul comparto tech e in particolare sul trend di crescita disruptive che questo cigno nero inevitabilmente favorirà.

 

Nella situazione attuale di crisi, i mercati e i titoli tecnologici in particolare, si sono comportati in modo simile al selloff avvenuto durante la crisi finanziaria globale (GFC) del 2008; l'andamento dei mercati e del comparto tech a partire dal picco di ognuno dei selloff si sovrappongono. L'entità del movimento complessivo è simile ad oggi, con l'eccezione del fatto che le vendite durante l‘epidemia sono state più nette e la prima fase di recupero è stata più ampia. La differenza è che nell’andamento attuale, la tecnologia ha battuto il mercato - un riflesso forse della natura strutturale di questa ondata di disgregazione.

 

Secondo Hawtin, in questa fase di shock umanitario ed economico senza precedenti, è difficile credere che i mercati abbiano già toccato il fondo. Tutti si interrogano sul motivo di un rimbalzo così forte ed elevato. I mercati sono ampiamente in linea con il periodo della GFC, con l’eccezione della caduta iniziale, che è stata la più rapida della storia e dunque il motivo di un rimbalzo altrettanto netto. È chiaro che gli utili non sono ancora stati rivisti al ribasso per riflettere la profondità della probabile recessione economica.

 

"È probabile che le aziende sceglieranno di eliminare completamente le guidance quando pubblicheranno i numeri del primo trimestre. Questo aumenterà ulteriormente l'incertezza e ritarderà solo l'inevitabile, quindi le trimestrali del secondo trimestre potrebbero essere un vero e proprio shock, a meno che gli analisti non comincino a giocare d’anticipo", puntualizza il director. "Pensiamo che all'interno del nostro universo, il segmento delle piattaforme sarà probabilmente quello più colpito; questo includerebbe i semiconduttori, dove francamente il livello di ottimismo è sconcertante. Ci sono anche molti sotto-segmenti su cui rimaniamo molto ottimisti - l'analogia di Amazon come utility è probabilmente una forzatura, ma indubbiamente i provider di cloud presentano caratteristiche simili alle utility, che li rendono immuni al contesto", aggiunge Hawtin.

 

"L’ampia liquidità nel sistema e le decisioni da parte delle autorità di erogare un significativo sostegno finanziario rendono difficile prevedere i movimenti di breve termine. Tuttavia, questo potrà solo differire l’esito e alla fine i fondamentali dovrebbero emergere. È come il sostegno finanziario che mantiene in vita le aziende, ma non riesce a risolvere il problema più grande e di lungo termine di un possibile calo permanente delle entrate o di una ripresa molto più a lungo termine", conclude il director. "Come sempre crediamo che la così ampia gamma di esiti dovrebbe fornire un buon contesto per l'investimento attivo, così come per l'investimento long/short. Ma siamo consapevoli che questo cigno nero accelererà il trend della crescita disruptive e, a nostro avviso, gli investitori dovrebbero prevedere un'esposizione a questo tema".

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