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Asset allocation, i possibili sviluppi nel tech

6/3/2020 | Lorenza Roma

Secondo GAM dopo il Covid-19 potrebbe svilupparsi una vera e propria bolla tecnologica


In Cina, i tassi di infezione si stanno mantenendo bassi e l'attività economica sta tornando alla normalità, ma la ripresa rimane disomogenea, con il fronte dell'offerta che sta avendo un recupero molto più rapido rispetto a domanda ed export. Dal punto di vista degli investimenti, le decisioni politiche per il futuro saranno fondamentali. Le autorità cinesi hanno reso noto il 17 aprile di essere pronte a fornire stimoli. Jian Shi Cortesi, investment director, fondo GAM China Evolution Equity di GAM, mette in guardia da una possibile bolla tecnologica che potrebbe verificarsi una volta passato il virus. "L'MSCI China ha messo a segno nel mese di aprile una risalita decisa, evidenziando una perfomance che si annovera tra le migliori a livello globale e che da metà marzo vanta un rialzo di circa il 16%", spiega Cortesi. "In questo contesto, riteniamo che ci siano opportunità tra i player favoriti dalla comparsa del coronavirus (internet consumer, tecnologia, sanità) e tra i segmenti dell'economia in fase di recupero (immobili, case automobilistiche, casinò)", consiglia il director, facendo notare che però non si può essere sicuri di avere già visto gli effetti peggiori del Covid-19.

 

L'esito più probabile della pandemia è un cambiamento permanente nel comportamento delle persone. Nel 2003 la SARS è stata un catalizzatore per l'adozione dello shopping online, in particolare in Cina. Durante il periodo del coronavirus, stiamo assistendo a movimenti simili a favore dello shopping online, della formazione online e del lavoro da casa. "Crediamo che gli elementi di questo spostamento della domanda si conserveranno anche dopo il passaggio della pandemia", precisa Cortesi. "Riteniamo che il mercato ribassista a lungo termine delle materie prime - iniziato intorno al 2010 - non sia finito, poiché probabilmente ci vorrà ancora qualche anno perché i produttori ad alto costo vengano esclusi dal mercato. Pertanto, potrebbe essere opportuno per gli investitori continuare a evitare l'energia e le materie prime, concentrandosi invece sul consumer e sulla tecnologia", aggiunge il director.

 

"Una volta passato il virus, a nostro avviso, potrebbe svilupparsi una vera e propria bolla tecnologica. Le aziende in grado di generare una crescita allettante, come quelle del settore dei consumi e della tecnologia, potrebbero prosperare, come hanno fatto nel recente contesto a basso rendimento e a bassa crescita. In questo settore, eviteremmo le realtà più chiacchierate e ci concentreremmo sulla selezione di aziende con valutazioni interessanti in relazione al loro potenziale di crescita", conclude Cortesi.

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