Tempo di lettura: 2min

Crisi Covid-19, lenta ripresa nel lungo termine

6/9/2020 | Lorenza Roma

TCW analizza la situazione post-Covid e l’efficacia delle politiche delle banche centrali


Gli ottimisti vedono il momento storico in cui stiamo vivendo come un intervallo: una pausa, seguita da una ripresa del film dal punto esatto in cui si era interrotto. Ma è un punto di vista realistico? Tad Rivelle, chief investment officer fixed income di TCW, fa delle previsioni per i prossimi mesi una volta usciti dalla crisi e commenta l’efficacia delle politiche delle banche centrali. "Visto il numero di aziende che non sono riuscite a sopravvivere ai primi mesi di questo intervallo, è lecito nutrire seri dubbi sulla possibilità di tornare direttamente alla situazione pre-crisi", spiega il CIO.

 

Le reali condizioni dell’economia durante questo intervallo appaiono estremamente incerte. I dati macroeconomici ci dicono dove siamo, senza darci alcun indizio su dove stiamo andando. Le immense iniezioni di helicopter money della Fed rappresentano ancora una volta un tentativo di sostituire i redditi e i risparmi perduti con nuovo credito. Impossibile sapere se il nuovo denaro sarà un ponte verso la prossima economia o se si tratti per lo più di un mezzo per ritardare l’aggiustamento, a un prezzo che non è ancora stato calcolato. 

 

Nel frattempo, la Fed resta stoicamente arroccata sulle sue posizioni. Non solo la ripresa arriverà, ci viene detto, ma se così non sarà, la Fed non dovrà far altro che estrarre un’altra colomba dal cilindro. La sua scorta di trucchi e sorprese è, dopo tutto, illimitata. Ma lo è davvero? La Fed può stampare denaro senza limiti? Si può mettere il turbo all’economia semplicemente portando a zero il tasso di riferimento? "L’idea che il settore privato globale abbia un appetito illimitato per il dollaro non è ragionevolmente sostenibile. Facciamo fatica ad immaginare che lo spettacolo possa riprendere dal punto in cui si era interrotto", commenta Rivelle.

 

Come può un’economia dei servizi tornare alla normalità, quando la natura e la quantità di molti dei servizi offerti ha subito una trasformazione parziale o addirittura permanente? "L’economia, ovviamente, si riprenderà. Ma più l’economia post-Covid sarà diversa da quella pre-Covid, più la ripresa richiederà tempo", precisa il CIO. "Inoltre, l’esito dei futuri lanci di helicopter money dipenderà dalla disponibilità del settore privato globale ad accettare i nuovi dollari emessi. D’altra parte, l’appetito per il biglietto verde sicuramente non è illimitato e probabilmente si rivelerà dinamico. Quindi, l’ovvio vincolo che può impedire di stampare sempre più dollari nominali per sostituire le perdite di reddito reale è proprio il rischio di deprezzamento della valuta. Come minimo, gli investitori prudenti devono anticipare un aumento del rischio di esiti inflazionistici: un’idea che, dobbiamo ammettere, sembra davvero lontana dalla realtà deflazionistica odierna", aggiunge Rivelle.

 

"In ogni caso, crediamo che il tempo necessario per la ripresa dovrebbe essere realisticamente misurato più in anni che in mesi, offrendo agli investitori pazienti molte opportunità di allocare capitali a sostegno della costruzione di una nuova e, si spera, migliore normalità", conclude il CIO.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?