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Fidelity, migliori performance per rating ESG più elevati

11/17/2020 | Lorenza Roma

Nei primi nove mesi del 2020, escluso aprile, i titoli con rating ESG più alti hanno sovraperformato rispetto a quelli con rating ESG più bassi


Secondo una ricerca di Fidelity International, nei primi nove mesi del 2020, da gennaio a settembre, a eccezione di aprile, i titoli con rating ESG più alti hanno sovraperformato rispetto a quelli con rating ESG più bassi. La ricerca copre un lasso di tempo che include sia il crollo del mercato a marzo che la ripresa a partire dal mese di aprile, evidenziando una correlazione positiva tra le performance di mercato di un’azienda e il suo rating ESG. Nei nove mesi, i titoli con rating ESG “A” hanno sovraperformato l’indice MSCI AC World, ed è stata, inoltre, dimostrata una chiara correlazione tra i gruppi di rating - da A a E -, con ciascuno di essi che ha battuto il gruppo di rating più basso.

 

Jenn-Hui Tan, global head of stewardship and sustainable investing di Fidelity International ha commentato: “Ci fa piacere osservare il rapporto tra gli alti rating ESG e i rendimenti nel corso di un periodo storico caratterizzato prima dal crollo del mercato e poi dalla ripresa dello stesso. Ciò conferma la nostra view secondo cui le aziende con valide performance hanno una gestione più prudente e dimostreranno una maggiore resilienza in caso di crisi. La volatilità del mercato di quest’anno rispecchia quella del 2008, nonostante le circostanze siano differenti. In un periodo di incertezza, sarebbe normale accorciare gli orizzonti di investimento e mettere in secondo piano le attività a lungo termine riguardo alla sostenibilità ambientale, il benessere degli stakeholder e la corporate governance. Ma la nostra ricerca evidenzia che il mercato, di fatto, fa una selezione delle aziende in base alla loro attenzione alla sostenibilità, sia nei crolli che nei recuperi, dimostrando così che la sostenibilità dovrebbe essere al centro di una gestione attiva del portafoglio.”

 

Fidelity International ha messo a confronto le performance di 2.659 aziende, che sono state esaminate dai suoi analisti azionari, e di 1.450 aziende che sono state esaminate dai suoi analisti obbligazionari, utilizzando il sistema di rating ESG proprietario. I rating previsionali sono derivati dall’attività di engagement diretta con le aziende, aggregando circa 15.000 incontri aziendali individuali all'anno. I risultati nell’obbligazionario sono simili a quelli dell’azionario. Le obbligazioni delle 154 aziende con rating A hanno restituito in media circa -0,5%, contro -1,5% delle 557 aziende con rating B e -4,6% delle 225 aziende con rating D.

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