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Investimenti, le asset class su cui puntare

11/20/2020 | Lorenza Roma

Secondo l'analisi di WisdomTree, gli investitori dovrebbero focalizzare la loro attenzione su: azionario USA, azionario cinese e metalli industriali


Novembre si sta rivelando un mese ricco di eventi sui mercati. Sono cinque i driver principali dei movimenti nelle asset class. Ecco quali secondo Mobeen Tahir, associate director, research di WisdomTree. Come prima cosa, la scomparsa dell'incertezza legata all'esito delle elezioni statunitensi ha calmato i nervi dei mercati. L'indice di volatilità CBOE è sceso a circa 23 punti dal recente picco di oltre 40 in ottobre. Inoltre, i promettenti risultati dei test sui vaccini di Moderna, Pfizer e BioNTech danno ai mercati la speranza di un ritorno alla "normalità" nel 2021. Il 14° piano quinquennale annunciato di recente dalla Cina per il periodo 2021-2025 pone un rinnovato accento sulla scienza e la tecnologia come forze che guideranno la prossima fase di crescita del paese. Dopo otto anni di negoziati, i leader di 15 paesi dell'Asia e del Pacifico, tra cui Cina, Giappone e Australia, hanno firmato un accordo commerciale che apre la strada a una maggiore cooperazione economica. Infine, i casi di Covid-19 continuano a crescere in molti paesi e i mercati si stanno preparando a un altro calo delle attività economiche nel quarto trimestre prima che le cose tornino a migliorare, in particolare per l'Europa, dove i lockdown sono diventati più rigidi.

 

Tahir, individua inoltre, le tre asset class su cui puntare. Il primo è l'azionario USA. I settori in difficoltà a causa della pandemia hanno realizzato i maggiori guadagni finora registrati a novembre a causa della "ripresa economica" del commercio. All'interno dell'indice S&P 500, i maggiori guadagni sono stati ottenuti dal settore energetico - grazie al miglioramento delle prospettive dei prezzi del petrolio; da quello finanziario - grazie a migliori condizioni di credito con la ripresa dell'economia; e da quello industriale - grazie alle aspettative di ripresa della domanda. Seconda asset class su cui puntare è l'azionario cinese. I mercati cinesi sono stati sostenuti da una combinazione di robusti dati economici del terzo trimestre; nuovo piano quinquennale e nuovo accordo commerciale dei paesi dell'Asia-Pacifico. La recente forza dei titoli cinesi ha interessato anche le azioni dei mercati emergenti, per via del peso della Cina negli indici EM. I titoli dell'Asia-Pacifico, già stimolati da una seconda ondata relativamente meno pervasiva di Covid nella regione rispetto all'Europa, sono stati ulteriormente spinti dall'operazione commerciale. Infine l'attenzione della Cina a indurre la crescita attraverso l'innovazione tecnologica è di buon auspicio per le materie prime necessarie a soddisfare le sue aspirazioni, ovvero i metalli industriali. Ad esempio, la Repubblica Popolare rappresenta più della metà della domanda globale di rame e, da giugno, importa il metallo di base a livelli significativamente più elevati rispetto ai 5 anni precedenti. Di conseguenza, i prezzi del rame hanno registrato forti guadagni. Ma qual'è l'impatto sui mercati? Secondo il director, mentre i venti contrari dovuti all'aumento dei casi di Covid tengono a freno il rally, i venti favorevoli agli asset rischiosi sono stati in genere più forti a novembre.

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