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Amundi, Valérie Baudson nuova amministratrice delegata

2/10/2021 | Redazione Advisor

Dopo 14 anni Yves Perrier lascia la carica. Rimarrà a.d. fino al 10 maggio prima di assumere il ruolo di presidente del cda. Nel 2020 utile in calo per il gruppo


Il consiglio di amministrazione di Amundi, presieduto da Xavier Musca, riunitosi il 9 febbraio 2021 per l'approvazione dei bilanci del quarto trimestre e dell'intero esercizio 2020, ha annunciato un'evoluzione della governance della società a partire dal 10 maggio 2021.

Xavier Musca, presidente del consiglio di amministrazione fino al 10 maggio 2021, ha commentato: "Dopo 14 anni a capo di Amundi, Yves Perrier ha voluto cedere la responsabilità della gestione dell’azienda. Sotto la sua guida, Amundi ha goduto di uno sviluppo eccezionale, diventando l'indiscusso leader europeo e uno dei leader mondiali nell’asset management, riconosciuto per la forza del suo modello di business, il suo impulso di crescita e la sua posizione di operatore finanziario impegnato nei confronti della società. Il consiglio di amministrazione di Amundi ha nominato Valérie Baudson come suo successore. Yves mi succederà alla presidenza del Consiglio, e ciò permetterà all'azienda di continuare a beneficiare della sua eccezionale esperienza. Questo cambiamento nella governance garantirà una transizione fluida e la continuità dello sviluppo di Amundi. Tale cambiamento ha ricevuto il pieno sostegno dell'alta dirigenza del Gruppo Crédit Agricole e avrà luogo dopo la prossima assemblea generale di Amundi il 10 maggio 2021”.

Yves Perrier, amministratore delegato di Amundi fino al 10 maggio 2021 prima di assumere il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione, aggiunto: "Nel 2020, Amundi ha dimostrato ancora una volta la forza del suo modello di business attraverso le sue performance economiche e finanziarie. Il 2020 ha visto anche il lancio di diverse iniziative strategiche che sosterranno la futura crescita dell’azienda: il rinnovo della partnership con Société Générale, l'acquisizione di Sabadell AM unitamente ad un accordo di distribuzione a lungo termine con il Banco Sabadell in Spagna, e infine il lancio della nuova controllata in Cina con BOC. Questo trend di crescita nel nostro core business è rafforzato dalla costituzione di Amundi Technology, una nuova linea di business dedicata ai servizi tecnologici".

"Amundi - prosegue - ha una strategia chiara che è rimasta invariata da quando l'azienda è stata fondata: rimanere un'organizzazione efficiente con un management talentuoso e affiatato. In queste circostanze, ho sentito che era il momento di passare la staffetta della gestione dell’azienda. Sono contento che Valérie Baudson sia stata scelta dal cda, perché ho totale fiducia nella sua capacità di continuare e amplificare la traiettoria di sviluppo di Amundi. È la scelta della competenza, della continuità e dei valori condivisi. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti di Amundi per il loro impegno nel corso degli anni. Il successo di Amundi è il loro successo. Il Gruppo Crédit Agricole ha svolto un ruolo molto importante nello sviluppo di Amundi. Vorrei ringraziare Philippe Brassac, amministratore delegato di Crédit Agricole SA, e Xavier Musca, che è presidente del CdA di Amundi sin dalla sua IPO, per l'appoggio incrollabile che hanno dato a me e all’azienda".

Valérie Baudson, amministratore delegato di Amundi a partire dal 10 maggio 2021, ha dichiarato: "Desidero ringraziare il consiglio di amministrazione di Amundi e la direzione generale del Gruppo Crédit Agricole per la fiducia che mi hanno dimostrato. È un onore essere nominata amministratore delegato di Amundi e succedere a Yves Perrier, che ha costruito un leader globale nell’asset management. So che posso contare sul suo sostegno. Non vedo l'ora, insieme al management team e a tutti i team di Amundi, di continuare a sviluppare l'azienda alla quale ho dedicato i miei sforzi negli ultimi 14 anni, in linea con la nostra strategia, che ha guidato il successo di Amundi da quando è stata costituita".

Come riporta l'agenzia Radiocor, nel 2020, si segnala un utile in calo per Amundi. Il gruppo francese di asset management, controllato dal Credit Agricole, ha registrato lo scorso anno, un utile netto di competenza in flessione del 5,2% a 910 milioni di euro, su ricavi netti adjusted di 2,59 miliardi (-4,1%), con un risultato lordo di gestione di 1,25 miliardi (-5,7%). Il calo dei mercati ha avuto un impatto significativo sui ricavi, per quanto compensato da una riduzione dei costi di gestione (-2,6% a 1,34 miliardi) e da un buon livello di attività.

Nel primo semestre, il più colpito dalla crisi sui mercati finanziari, i deflussi netti di raccolta sono stati pari a 4 miliardi di euro, mentre la seconda metà dell'anno ha segnato un saldo positivo delle movimentazioni di 49 miliardi. Al 31 dicembre gli asset in gestione erano pari a 1.729 miliardi, in progresso del 4%.

Nel quarto trimestre l'utile è migliorato a 275 milioni, in progresso del 25% sul terzo trimestre e del 5,2% su base annua, con una raccolta netta di 14,4 miliardi, in calo rispetto ai 34,7 miliardi del trimestre precedente, principalmente per effetto di deflussi nelle jv in particolare da quella cinese. Dopo la sospensione del dividendo dello scorso anno a titolo del 2019 a causa della crisi del Covid-19, Amundi riprenderà a pagare una cedola. Il cda propone il versamento di 2,9 euro per azione, come nel 2018, con un pay-out pari al 65% del risultato netto consolidato.

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