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Riconoscimento facciale: Candriam coinvolge 50 investitori

6/14/2021 | Redazione Advisor

I 50 investitori di respiro internazionale, che gestiscono complessivamente asset per oltre 4.500 miliardi di dollari USA, si impegnano nell’iniziativa di engagement


Candriam ha promosso un’iniziativa di engagement dedicata alle tecnologie di riconoscimento facciale, a cui hanno aderito 50 investitori internazionali, con asset in gestione per oltre 4.500 miliardi di dollari USA.

 

Candriam ha lanciato l’iniziativa lo scorso marzo, per richiamare l’attenzione sui rischi legati a prodotti e servizi basati sulla tecnologia di riconoscimento facciale (FRT). Nell’ambito dell’iniziativa, accolta favorevolmente dai Principi per l’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (PRI), abbiamo invitato gli investitori a firmare la Dichiarazione degli investitori sul riconoscimento facciale e a unirsi a Candriam nelle attività di engagement con le aziende riguardo le loro attività legate alla FRT e le loro politiche in materia di diritti umani. Nei prossimi mesi, la dichiarazione degli investitori diventerà la base di uno scambio con le società nell’ambito di un programma di engagement collaborativo, costruttivo e informato.

 

La tecnologia di riconoscimento facciale come la conosciamo oggi rischia di violare il diritto alla privacy dei singoli individui, poiché non richiede il consenso alle persone identificate e non prevede alcuna forma di vigilanza ufficiale. Gli errori di identificazione sono molto più frequenti di quanto si potrebbe pensare e si verificano in modo sistematico in determinati gruppi etnici, tanto da aver portato all’arresto di persone innocenti. Sebbene ancora non esista un quadro di riferimento condiviso a livello mondiale per la regolamentazione della raccolta e dell’utilizzo di dati biometrici, diverse città statunitensi hanno vietato l’uso della FRT. In Europa, la Commissione europea sta proponendo un primo quadro giuridico con il Regolamento sull’approccio all’intelligenza artificiale mentre la Cina ha pubblicato recentemente la bozza di una norma sui requisiti di sicurezza per i dati relativi al riconoscimento facciale.

 

Nonostante il mercato legato al riconoscimento facciale sia una nicchia relativamente ridotta del mercato tecnologico, i giganti della tecnologia con sede in Cina e negli Stati Uniti hanno sviluppato prodotti e servizi basati sulla FRT. Dopo aver perfezionato i sistemi di raccolta e di analisi dei dati sul comportamento dei propri utenti in rete, queste aziende stanno ora spostando la propria attività al mondo reale. Per queste organizzazioni e per i loro clienti, siano essi enti governativi o privati, è importante garantire che lo sviluppo e l’uso della FRT avvengano in modo etico e siano soggetti a una doverosa supervisione e regolamentazione.

 

Benjamin Chekroun, analista su Proxy voting ed engagement di Candriam, ha dichiarato: “Le tecnologie di riconoscimento facciale stanno rivoluzionando le nostre vite e possono rappresentare un rischio per le aziende a livello operativo, finanziario e di immagine, nonché un rischio significativo per i diritti umani. È positivo che oltre 50 firmatari, che rappresentano  oltre 4.500 miliardi di dollari di AUM, riconoscano il proprio ruolo nel coinvolgere le aziende con un approccio unito e collaborativo, per garantire che questa tecnologia venga utilizzata in modo lecito ed etico.”

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