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L’hard fork Alonzo apre agli smart contact su Cardano

9/10/2021 | Redazione Advisor

Si tratta di una novità molto attesa perchè questa funzionalità è destinata ad aprire una nuova e ampia gamma di casi d’uso per la blockchain


L'hard fork Alonzo, in arrivo il 12 settembre, aprirà finalmente agli smart contract su Cardano. Gli smart contract, come sappiamo, sono contratti ‘intelligenti’ scritti in codice informatico auto-applicabili e immutabili. Come spiega Orlando Merone, country manager di Bitpanda, “si tratta di una novità molto attesa perchè questa funzionalità è destinata ad aprire una nuova e ampia gamma di casi d’uso per la blockchain di Cardano: pagamenti, transazioni peer-to-peer, crowdfunding, aste e molto altro”.

Per il gestore “questo significa anche che le DApps (applicazioni decentrate) per la prima volta potranno funzionare anche su Cardano: l’update, quindi, sta aprendo la strada per rendere la finanza decentralizzata (anche detta Defi) utilizzabile da tutti nel quotidiano - possibilità in linea con l'obiettivo di Cardano di mettere la tecnologia blockchain a disposizione di tutti. La competizione con Ethereum Cardano e Ethereum sono stati spesso paragonati fra loro. Tuttavia, grazie alla Hard Fork Alonzo, Cardano, un tempo considerato solo uno potenziale concorrente, ora può diventare un vero e proprio contendente alla leadership di Ethereum. Se tutto va come previsto, grazie a questo aggiornamento Cardano potrebbe rivelarsi un'alternativa valida e sicura ad Ethereum per quanto riguarda la gestione degli smart contract”.

L’analista sottolinea che “sebbene i contratti smart di Ethereum siano già molto diffusi, l'implementazione su Cardano offrirà agli utenti un'alternativa user-friendly anche più sostenibile da un punto di vista ambientale, con un maggior numero di TPS (transazioni al secondo: 257 per Cardano contro 15 per Ethereum), tariffe più basse e casi d'uso simili. Tuttavia, anche Ethereum sta per predisporre queste funzionalità, che saranno disponibili una volta completato il passaggio al Proof of Stake (Pos). Mentre l'hard fork London di Ethereum ha preparato la rete per passare in futuro a Ethereum 2.0, Ethereum usa ancora il sistema Proof of Work (Pow), che richiede elevate quantità di energia. Cardano, d'altra parte, usa un algoritmo di consenso Proof of Stake, e per questo, almeno per il momento, è più sostenibile di Ethereum, che è improbabile che implementerà queste modifiche entro l’anno”.

“In tal senso – conclude Merone - sarà interessante vedere come Ethereum e Cardano si svilupperanno in termini di adozione di su larga scala”.

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