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11/4/2021
Riorganizzazione in vista per Credit Suisse, che oggi, comunicando i risultati del terzo trimestre, ha annunciato che intende ridimensionare l’investment banking e concentrarsi maggiormente sui servizi alla clientela più facoltosa.
Nel terzo trimestre il colosso svizzero ha registrato un utile netto di 434 milioni di franchi, in calo del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Sui risultati hanno pesato i problemi legali conseguenti agli scandali in cui è stato coinvolto l’istituto, e che sono costati 564 milioni di franchi, di cui 214 per le operazioni fraudolente in Mozambico.
Credit Suisse ha annunciato che la riorganizzazione sarà incentrata sulla gestione dei rischi. La banca chiuderà gran parte della sua attività di brokeraggio principale e ridurrà le attività d’investimento in fondi speculativi, che sono costate miliardi alla banca, come nei casi di Archegos e Greensill, e intende invece concentrarsi maggiormente sulla gestione patrimoniale, che dall'inizio dell'anno prossimo sarà riunita in un'unica divisione denominata Wealth management a cui saranno allocati 3 miliardi di franchi. Gli effettivi saranno rafforzati del 15% entro il 2024, per arrivare a 500 collaboratori, con l'obiettivo di raggiungere i 1.100 miliardi di franchi di patrimonio in gestione entro tre anni, pari a un aumento di 200 miliardi rispetto al livello attuale, secondo quanto comunicato dalla banca.
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