Schroders ha raggiunto un accordo per acquisire una partecipazione del 75% in Greencoat Capital, per un corrispettivo iniziale di 358 milioni di sterline.

 

Fondata nel 2009, Greencoat è un gestore di investimenti specializzato che si concentra sugli investimenti in infrastrutture per l'energia rinnovabile, tra cui eolico, solare, bioenergia e calore. Greencoat gestisce quasi 200 impianti di generazione di energia nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti, con una capacità di generazione netta aggregata di oltre 3 gigawatt. L'azienda gode di un'eccellente reputazione e ha dimostrato una costante capacità di crescita. Ha un team forte ed esperto che ha contribuito al suo successo per molti anni e che è noto per la profondità e la qualità delle sue competenze operative di gestione patrimoniale. È guidata dai suoi quattro fondatori Laurence Fumagalli, Bertrand Gautier, Stephen Lilley e Richard Nourse. Questo team di gestione continuerà a gestire l'attività giorno per giorno, preservando l'indipendenza del processo d'investimento e la cultura distintiva che si adatta perfettamente a quella di Schroders.

 

La transazione è in linea con la strategia di Schroders di costruire una piattaforma completa di asset privati e migliorare la posizione di leadership della società nella sostenibilità. Fornire capitale privato per la transizione energetica necessaria a raggiungere un futuro a zero emissioni diventerà sempre più importante man mano che i governi di tutto il mondo cercheranno di accelerare verso questo obiettivo. Si prevede che il mercato statunitense ed europeo delle energie rinnovabili crescerà di oltre 1 trilione di dollari fino al 2030. Schroders si trova in una posizione ideale per approfittare di questa opportunità globale grazie al suo focus sugli investimenti e sulla gestione patrimoniale in tutti i tipi di energia rinnovabile.

 

L'accordo include un potenziale earn out, pagabile tre anni dopo il completamento dell'operazione, che è soggetto a obiettivi di reddito specifici, la continuazione dell'impiego del senior management team nel business di Greencoat e un tetto massimo di 120 milioni di sterline. I ricavi e gli utili ante imposte di Greencoat per i dodici mesi fino al 31 marzo 2021 sono stati rispettivamente di 38,2 milioni di sterline e 20,0 milioni di sterline. Il patrimonio lordo al 31 marzo 2021 era di 19,1 milioni di sterline. Nel periodo dal 31 marzo 2021, Greencoat ha generato nuovi rilanci e impegni netti per 1,1 miliardi di sterline e aveva 6,7 miliardi di sterline di AUM a fine novembre 2021.

 

Peter Harrison, group chief executive di Schroders, ha dichiarato: "Siamo lieti di accogliere il team di Greencoat in Schroders. La sua cultura si adatta perfettamente alla nostra e l'obiettivo di Greencoat si allinea molto bene alla nostra strategia, continuando il nostro approccio di aggiungere capacità nei segmenti di crescita più interessanti che possiamo fornire ai nostri clienti. Abbiamo dimostrato la nostra capacità di integrare con successo le acquisizioni, di generare crescita e di creare un valore significativo per i nostri azionisti. Siamo sicuri che saremo in grado di sfruttare i punti di forza di entrambe le aziende, preservando la posizione differenziata di Greencoat sul mercato".

 

Il fondatore di Greencoat Richard Nourse ha aggiunto: "Siamo tutti felici di aver trovato un partner in Schroders che vede il potenziale del nostro business e crede profondamente nella nostra missione di costruire un leader globale negli investimenti in energie rinnovabili. Siamo estremamente orgogliosi di ciò che il brillante team di Greencoat ha raggiunto insieme, creando una società di gestione patrimoniale delle rinnovabili leader di mercato nel Regno Unito e in Irlanda, una forte piattaforma in Europa e un'importante espansione negli Stati Uniti. La combinazione di questo team con la rete di distribuzione globale e l'esperienza di Schroders consentirà ai clienti di capitalizzare l'ineguagliabile opportunità che il nostro settore rappresenta - un universo investibile di mille miliardi di dollari - e la possibilità di sostenere significativamente la transizione globale verso lo zero netto".