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Gestori divisi sulla tassonomia Ue, gas e nucleare si possono considerare green?

2/14/2022 | Lorenza Roma

Si apre un dibattito nell’industria del risparmio gestito a seguito della decisione della Commissione europea di includere gas e nucleare nella lista delle attività green. Ecco cosa ne pensano i gestori di Schroders, AXA IM e NN IP


Gas e nucleare sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell'Ue e possono avere, a determinate condizioni, l'etichetta Ue per gli investimenti verdi. Lo ha deciso la Commissione europea lo scorso due febbraio con l'adozione del relativo atto delegato. Nonostante il documento debba essere ancora esaminato dal Consiglio e dal Parlamento europeo il dibattito intorno ai favorevoli e contrari si è già aperto.

 

“Il 2022 sarà un anno segnato dallo smantellamento massiccio delle centrali nucleari e a carbone in Europa”, sottolinea Mark Lacey, head of global resource equities di Schroders. “Ci aspettiamo che nel breve periodo questo ammanco venga compensato soprattutto con un maggiore consumo di gas”.

 

In questo contesto, può il gas naturale rappresentare una soluzione? “Non esiste una soluzione rapida e praticabile per i mercati energetici europei che non implichi l’utilizzo di gas e nucleare nel mix energetico dei prossimi due decenni”, spiega Lacey. “Nel lunghissimo periodo (dopo il 2040-2045), difficilmente il gas naturale rappresenterà una soluzione praticabile in assoluto, almeno fintanto che continuerà a generare diossido di carbonio. Di conseguenza, in futuro, il gas potrà essere incluso nel mix energetico solo se verranno implementate delle tecnologie efficienti di cattura del carbonio emesso”.

 

“Nonostante la crescita esponenziale di solare ed eolico, nel prossimo decennio la domanda di gas naturale probabilmente aumenterà ancora del 3-4% l’anno, al fine di colmare l’ammanco di energia dovuto alla necessità urgente di smantellare molte delle fonti a carbone”.

 

“In breve, - aggiunge Lacey - abbiamo raggiunto un punto nella transizione energetica in cui da un lato la generazione di energia rinnovabile sta accelerando, e dall’altro, per stabilizzare i prezzi durante questa fase, è stato riconosciuto che la generazione di energia nucleare e a gas è potenzialmente essenziale”.

 

AXA Investments Managers mantiene una politica di esclusione specifica sul segmento nucleare, ma applica le restrizioni previste dal mandato dei singoli fondi interessati. La società intende continuare a lavorare e ad impegnarsi con gli attori interessati al fine di rispettare i suoi impegni di net zero come investitore, continuando a sostenere le economie e le aziende in questa trasformazione senza precedenti, ampliando la gamma di fondi responsabili.

 

“L’urgenza climatica ci impone di intensificare le nostre azioni e di sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio”, sottolineano i gestori di AXA IM. “Si tratta di una trasformazione complessa e senza precedenti che può avvenire solo consentendo agli attori chiave del settore energetico di attuare piani di transizione ambiziosi, motivo per cui siamo determinati a concentrare il nostro sostegno solo su soggetti con strategie di transizione ambiziose e credibili”.

 

Per le strategie green bond e ad impatto di NN Investment Partners (NN IP), e per altri investitori green che hanno già opinioni ben fondate su gas ed energia nucleare, i cambiamenti non porteranno probabilmente ad alcun cambiamento nel comportamento di investimento.

 

“Guardiamo al nucleare per le strategie ad impatto, e abbiamo una visione del gas naturale nella strategia delle obbligazioni verdi”, sottolinea Isobel Edwards, analista green bond di NN IP. “I nostri clienti si aspettano altri tipi di investimento, come l'energia rinnovabile, i trasporti puliti e gli edifici verdi, e per questo non possiamo certo iniziare ad inserire nucleare e gas naturale. Non includiamo il gas naturale come attività ammissibile per I nostri green bond. Per la nostra strategia dei green bond, le novità sulla tassonomia non cambiano molto le cose”, aggiunge l’analista.

 

“Per quanto riguarda l'energia nucleare, le strategie ad impatto di NN IP non prevedono investimenti in nuovi progetti nucleari dopo il 2019, una visione condivisa dai team di Responsible Investing e Green Bond. Mentre gli impianti nucleari esistenti probabilmente riempiranno un vuoto nella fornitura di energia negli anni a venire durante la transizione, è difficile garantire che non ci siano altri esiti negativi di natura ESG dal nucleare in questo momento, quindi non lo considereremmo come un'attività economica che si possa definire green”, conclude Edwards.

 

Photo by Markus Distelrath from Pexels

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