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Sandro Pierri (BNP Paribas AM): “Gestione attiva sempre più importante”

7/14/2022 | Redazione Advisor

“Puntiamo su Europa ed Asia. In particolare Francia, Belgio e Italia sono i nostri più importanti mercati, ma stiamo andando bene anche in Germania”. L’a.d. svela le strategie del gruppo


“Puntiamo su Europa ed Asia. In particolare Francia, Belgio e Italia sono i nostri più importanti mercati, ma stiamo andando bene anche in Germania”. Sandro Pierri, amministratore delegato di Bnp Paribas Asset Management, con un’intervista a Il Sole 24 Ore, parla delle strategie del gruppo. PPPPPP Asia ed Europa sono le aree su cui puntate. Quanto pesano sulle vostre masse gestite? “L'Europa rappresenta circa il 70% e l'Asia il 20%”.

Fra le vostre aree di specializzazione vi sono i mercati emergenti. Come vi ponete sul rispetto dei diritti umani da parte della Cina? “Noi applichiamo la nostra filosofia allo stesso modo ai Paesi sviluppati così come a quelli emergenti. Su quest'ultimi è chiaro che bisogna avere un approccio più graduale. C'è da sottolineare però un punto: se non riusciamo a supportare i Paesi emergenti, il processo di transizione non sta in piedi. Il ruolo di investitore è importante in tale ambito. La nostra riflessione sulla Cina è immutata. È un'area di crescita importante dove applichiamo le nostre policy e principi in modo coerente. Più in generale sul versante macroeconomico, ci sono una serie di variabili importanti come l'inflazione, la guerra e i tassi in crescita”.

E sulle masse in gestione spiega: “Al 31 marzo gestiamo 522 miliardi di euro di masse che sono coerenti con il nostro modello di business. La nostra sfida è la qualità della gestione e la relazione con i clienti, non esclusivamente le economie di scala”.

Passando al modello di business dice: “Siamo innanzitutto passati da una struttura multiboutique a un business integrato a livello mondiale, con un unico brand. E abbiamo cinque competenze ben definite sotto il tetto della sostenibilità. Sono aree di specializzazione. C'è innanzitutto la gestione attiva che a nostro avviso avrà un ruolo sempre più importante nei prossimi anni. La seconda area è invece relativa ai mercati emergenti dove gestiamo circa 80-85 miliardi di euro. E ancora il settore multiasset, dove siamo forti sia nel retail che a livello di investitori istituzionali. Infine, copriamo molto bene i segmenti private asset e money market”.

Guardando al futuro sottolinea che “la nostra visione da inizio anno è sempre stata molto prudente. Sta di fatto che il rischio recessione è aumentato, anche se non è il nostro scenario principale. Noi prevediamo un forte rallentamento dell'economia, ma se le aspettative di inflazione cominciano a raffreddarsi potrebbero crearsi importanti opportunità sul segmento del reddito fisso”.

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