La rivoluzione digitale sta scuotendo diversi ambiti del settore finanziario e anche il risparmio gestito sta attraversando una fase di rapidi cambiamenti. Ad accelerare la trasformazione è stata anche la pandemia che ha costretto milioni di persone in tutto il mondo a utilizzare massicciamente le tecnologie e le modalità digitali. Ora le società hanno toccato con mano quanto l’innovazione sia ancora più necessaria e come il digitale non sia più solo una competenza puramente tecnica ma un patrimonio di competenze e modalità di gestione del lavoro che può fare la differenza nella concorrenza internazionale dei gruppi di asset management.

 

Un esempio di realtà internazionale che sta rivoluzionando le competenze digitali al proprio interno è la Business Unit (BU) Asset & Wealth Management del Gruppo Generali che opera in più di 15 paesi con 2.500 dipendenti e che riunisce in un'unica entità le attività del Gruppo operanti nell'asset management e nel wealth management.

 

“L’innovazione e la trasformazione digitale sono un pilastro strategico del piano triennale di crescita della nostra Business Unit. Si tratta per noi di un investimento importante avviato già da alcuni anni e che mira a digitalizzare processi di business e a strutturare modalità di lavoro più agili e flessibili. Il cambiamento digitale è così pervasivo che sta impattando tutti noi come persone e come professionisti: nelle relazioni, nelle competenze, nel modo di lavorare e di creare valore. Per questo, crediamo fortemente che per attuare una reale trasformazione digitale sia necessario coinvolgere in modo trasversale l’intera popolazione aziendale attraverso un programma disegnato da noi per noi”,  afferma Maurizia Cecchet, head of human capital della BU.

 

“Per rafforzare l’imprinting digitale, infatti, abbiamo appena lanciato Digital Minds, un programma di change management a lungo termine che investirà non solo sulle competenze digitali ma andrà ad evolvere il mindset delle nostre persone, per promuovere un’attitudine aperta al cambiamento e all’innovazione. Si tratta di un percorso ambizioso che trasformerà le modalità con cui lavoriamo e collaboriamo, con cui raggiungiamo i risultati di business e con cui ci interfacciamo con i nostri clienti.” spiega Cecchet.

 

“Digital Minds non è un programma di formazione in senso tradizionale ma piuttosto un impegno di business vero e proprio modellato sulla nostra realtà e che agisce sull’esperienza, sull’apprendimento interattivo e sul confronto con il mondo esterno per cogliere il meglio dal mondo delle imprese, startup e università. Tutte le attività di formazione saranno altamente custom per la nostra popolazione:

-           Executive Program per i Senior Leaders per essere al passo con le più importanti novità digitali nell’asset management, e non solo, attraverso tour ed esperienze a 360 gradi nel mondo dell’innovazione;

-           Master Program per i Manager per costruire una comunità di esperti che possa guidare i progetti strategici che andremo ad indirizzare attraverso workshop e corsi di alta specializzazione presso università internazionali;

-           Digital Champion Program per coloro che lavoreranno ai molteplici progetti digital e che supporteremo attraverso cicli di incontri online, webinar e momenti di confronto con altre aziende per condividere le best practices

-           Foundation Program che coinvolgerà tutta la nostra popolazione e che includerà anche attività di ingaggio come quiz,inspirational talks per tutta la popolazione della BU per costruire una cultura digitale e dell'innovazione

Non solo i contenuti saranno innovativi ma anche le modalità: il coinvolgimento delle persone avverrà anche attraverso attività di gamification”, dice Cecchet.  

 

 “Le competenze digitali sono ormai un capitale imprescindibile per chi vuole essere competitivo sia a livello professionale sia nella propria vita personale vista la rivoluzione che viviamo anche nella quotidianità. Si tratta per noi di un impegno importante in cui crediamo fortemente e che pone la basi per il continuo successo della nostra organizzazione e per garantire la futura employability delle nostre persone”.