Secondo l'ultima edizione di Cerulli Edge-Europe, gli assicuratori europei stanno esplorando asset class a reddito fisso in cui hanno generalmente poca esperienza, creando così opportunità di outsourcing per gestori esterni. Di fronte alla prospettiva della fine dell'era dei bassi rendimenti e dell'inizio di un'inflazione elevata e persistente, le compagnie assicurative europee stanno riesaminando le loro strategie di investimento.

Sono in esame aree come il debito dei mercati emergenti e il debito privato. Per gli assicuratori che non dispongono delle necessarie capacità interne sarà difficile investire in classi di attività complesse. Il 52% degli assicuratori europei prevede di aumentare il ricorso a gestori patrimoniali esterni per i propri investimenti nel reddito fisso pubblico non investment grade. Inoltre, il 47% sta pensando di ricorrere maggiormente a gestori esterni per le proprie allocazioni nel reddito fisso privato.  

"La nostra ricerca mostra che il debito subordinato/mezzanino, il reddito fisso dei mercati emergenti e il debito immobiliare commerciale sono i settori in cui gli assicuratori sono più propensi ad affidare nuovi investimenti a gestori esterni", afferma André Schnurrenberger, managing director per l'Europa di Cerulli. "Gli asset manager in grado di fornire il know-how e l'esperienza necessari per gestire investimenti a reddito fisso più specializzati possono aspettarsi un aumento della domanda da parte degli assicuratori".

Cerulli stima che gli asset assicurativi di conto generale esternalizzati a gestori terzi non affiliati si attesteranno a circa 1.500 miliardi di euro (1.500 miliardi di dollari) alla fine del 2021, pari al 16,9% del totale degli asset di conto generale. Ciò rappresenta una crescita del 4,1% su base annua, superiore alla crescita del 3,1% del totale delle attività assicurative dei conti generali in Europa. Cerulli prevede che entro il 2026 le attività in outsourcing cresceranno fino a quasi 1.700 miliardi di euro, con un tasso di indirizzabilità che salirà al 17,5%.

La valutazione di Cerulli sull'indirizzabilità di alcuni mercati assicurativi europei, basata su una metodologia proprietaria, indica che il mercato assicurativo tedesco continua a occupare il primo posto in termini di asset nominali indirizzabili, con 379,6 miliardi di euro, e il terzo in termini di tasso di indirizzabilità complessivo, con un euro su quattro nel mercato affidato a un gestore esterno.

Il Regno Unito è il secondo mercato europeo per patrimonio indirizzabile totale, che ha raggiunto i 273,6 miliardi di euro nel 2020. Il tasso di indirizzabilità è del 21,9%. Il volume nominale degli investimenti assicurativi in conto generale affidati a gestori esterni nel Regno Unito è cresciuto del 5,2% nel 2020. Secondo le stime di Cerulli, nel 2026 raggiungeranno i 314,9 miliardi di euro, con un tasso di indirizzabilità del 22,8%.

Altri risultati: L'uso della tecnologia nella distribuzione varia tra i vari gestori patrimoniali e le dimensioni sono un fattore determinante. La ricerca Cerulli mostra che i gestori patrimoniali che fanno un uso significativo della tecnologia per l'aggregazione dei dati e l'analisi predittiva sono una minoranza. Tuttavia, l'84% dei gestori intervistati prevede di aumentare la spesa per la tecnologia legata alle vendite nei prossimi 12 mesi.

Sebbene i Paesi dei mercati emergenti condividano delle similitudini, molti considerano il termine obsoleto, viste le notevoli differenze all'interno del gruppo. Per gli investitori disposti ad assumersi il rischio, ci sono opportunità redditizie da cogliere, ma è necessaria una ricerca particolarmente attenta.