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MPS, contatti sempre più stretti con Anima e Axa

9/23/2022 | Redazione Advisor

Mancano pochi giorni al varo dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi e il ceo Lovaglio, sta accelerando nella ricerca dei potenziali investitori privati


Mancano pochi giorni al varo dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi. Proprio per questo, il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, sta accelerando nella ricerca dei potenziali investitori privati che dovranno fare la loro parte nel rafforzamento patrimoniale. Come scrive il Corriere della Sera, ieri il ceo di Mps ha avuto i primi contatti informali con Axa e Anima Holding, partner industriali di Mps, nel tentativo di garantire la sottoscrizione, fino a un massimo di circa 400 milioni dell'aumento di capitale da parte di una serie di investitori chiave, determinanti secondo Siena per avere un azionariato stabile prima dell'avvio dell'operazione.

Ma la cifra potrebbe anche attestarsi attorno a 500 milioni se aderissero subito anche l'imprenditore Denis Dumont, l'asset manager Tosca fund e Algebris (quest'ultimo però alla finestra) che hanno mostrato interesse. Il ceo Lovaglio ha incontrato in maniera informale il ceo di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, e con quello del gruppo francese Axa, Thomas Buberl, a margine della Bank of America conference a Londra, secondo le anticipazioni di Bloomberg. Che sottolinea come gli incontri siano stati costruttivi anche se al momento non c'è alcun impegno vincolante.

I tre manager si sono dati appuntamento alla prossima settimana per continuare il dialogo, questa volta più strutturato, visto che la partecipazione all'aumento di Anima (che sarebbe disponibile per una cifra tra 150 e i 250 milioni) e di Axa richiede di rivedere le condizioni della partnership. Anima, alla quale l'accordo con Mps porta circa cento milioni, sembra condizionare la sua partecipazione all'aumento a una revisione degli accordi nel risparmio gestito, con una proroga dell'alleanza che attualmente è in scadenza nel 2030.

Il medesimo ragionamento, prosegue il giornale di via Solferino, potrebbe valere anche per Axa, che dall'accordo di bancassicurazione con il Monte ha un beneficio di alcune centinaia di milioni e che avrebbe definito quello con Mps un‘work in progress’. Insomma, il loro ingresso in campo è condizionato ma la volontà di partecipare al piano di rilancio di Lovaglio sembra esserci. Se i negoziati andranno in porto, si accorcerebbero le distanze rispetto alla cifra di goo milioni che Mps dovrà trovare sul mercato, visto che su i,6 miliardi (sul totale di 2,5 miliardi) c'è l'impegno del Mef che ha il 64,2% di Siena. La ricapitalizzazione potrebbe essere lanciata lunedì io ottobre, anche se alcune fonti ipotizzano il lunedì precedente, 3 ottobre. Tempi, questi ultimi, che tuttavia appaiono troppo stretti.

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