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Quattro trend per il lungo termine

11/9/2022 | Lorenza Roma

All’evento di GAM Investments che si è tenuto ieri a Milano, gli esperti hanno individuato quattro fenomeni destinati a perdurare oltre questa fase di incertezza: il lusso, l’avanzamento del digitale e l’AI e l’evoluzione nel mercato cinese ed europeo


In questo scenario particolarmente complesso e volatile gli investitori devono fare i conti con un’inflazione sostenuta, tassi spinti al rialzo e tensioni geopolitiche crescenti. Tuttavia, per far fronte alle forti turbolenze di mercato è necessario mantenere un approccio cauto, diversificare il portafoglio e investire in un’ottica di lungo periodo.

 

Durante l’evento di GAM Investments, che si è tenuto ieri a Milano, nella splendida cornice del Mandarin Oriental Hotel, gli esperti hanno individuato quattro tendenze e fenomeni destinati a perdurare nel lungo periodo e che possono aiutare gli investitori a diversificare il portafoglio.

 

“Il settore del lusso viene considerato dai consumatori come una copertura contro l'inflazione, il che, a sua volta, ne alimenta l'attrattiva in termini di investimento”, ha dichiarato Swetha Ramachandran, investment director, Luxury Brands Equities di GAM. “Il settore beneficia di un potere di determinazione dei prezzi eccezionale e di una limitata elasticità della domanda rispetto a un contesto inflazionistico. I recenti risultati hanno ampiamente dimostrato che gli scambi rimangono solidi e che i margini di profitto si stanno dimostrando particolarmente resilienti. I consumatori del lusso non sono sensibili all’aumento dei prezzi. Di conseguenza, le prospettive per il settore rimangono rosee anche in questo contesto inflattivo”.

 

Sul tema dell’avanzamento digitale e dell’AI, Mark Hawtin, disruptive strategist, head of growth equities team di GAM, ha sottolineato che “con il percorso dei tassi d'interesse al rialzo, ma con una traiettoria e un’entità quanto mai incerte, gli asset di crescita a lunga duration continuano a essere segnati al ribasso. Tuttavia, in molti casi i fondamentali non sono cambiati e in effetti, in aggregato, le aspettative di vendita per le azioni globali sembrano essere leggermente diminuite ma non di molto nell'ultimo anno.

 

“Riteniamo che in questo momento la price action delle azioni e le valutazioni abbiano fatto molto per riflettere il rischio di un calo degli utili che potrebbe essere previsto da una recessione in corso. E notiamo che un simile scenario ha presentato opportunità nei cicli passati. Alla luce di ciò, riteniamo che il mercato stia valutando in modo errato le opportunità che si presentano in questo momento. Ci saranno alcune aree del mercato che vedranno tagli significativi ai ricavi e agli utili a causa del rallentamento dell'economia”.

 

“Un rialzo dei tassi di interesse non è necessariamente qualcosa da temere”, ha aggiunto l’esperto. “A livello di singoli settori, il tech e l’AI e anche il Metaverso, possono ottenere buoni risultati anche in un contesto di tassi in aumento”.

 

Niall Gallagher, head of european equities di GAM, analizzando le prospettive per l’Europa alle prese con la crisi energetica, ma anche le opportunità che si presentano, ha affermato “riteniamo che la decarbonizzazione e la transizione energetica comporteranno un aumento dei costi energetici per il sistema energetico globale. La crisi tra Russia e Ucraina ha evidenziato un particolare rischio a cui è esposta l'Europa e il fatto che l'energia decarbonizzata sarà molto più costosa nel medio termine. Riteniamo che ciò comporterà un fabbisogno di investimenti molto elevato e sottostimato".

 

Jian Shi Cortesi, investment director, Asia/China Equities, ha fatto il punto sulla situazione in Cina, dalla politica zero Covid-19 al settore immobiliare. "Il governo cinese si trova di fronte a un compromesso tra i decessi causati dal Covid-19 e il rallentamento dell'economia. Non è probabile che si assisterà a un cambiamento immediato della politica cinese di zero Covid-19. Tuttavia, vediamo che le restrizioni sono sempre più pratiche. I lockdown generalizzati sono ora più rari.

 

“Guardando agli scambi commerciali tra le due maggiori economie mondiali, gli investitori temevano che il governo cinese prendesse di mira sia le aziende cinesi sia quelle internazionali. Tuttavia, da quando è iniziata la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina nel 2018, la Cina ha evitato di mettere in atto ritorsioni contro alcune aziende statunitensi. Nel complesso, l'enfasi è ancora sull'attrazione di capitali esteri e sulla maggiore apertura alle imprese internazionali".

 

Infine, vi è la questione del settore immobiliare e dei pericoli derivanti dal debito in sofferenza. "I costruttori in difficoltà hanno interrotto la realizzazione di alcuni progetti. Il sentiment è diventato piuttosto negativo per il settore, con conseguente inasprimento delle condizioni finanziarie. Anche gli acquirenti di case sono cauti riguardo alle prospettive dei prezzi degli immobili e sono diventati meno ansiosi di acquistare abitazioni, il che potrebbe portare a un ulteriore deterioramento del settore. Questi rischi, se non controllati, potrebbero ripercuotersi sull'intero settore finanziario. Per stabilizzare la situazione immobiliare abbiamo assistito a politiche di sostegno sempre più incisive".

 

“Nel complesso, - ha concluso Cortesi - l’economia cinese è destinata a crescere nel lungo periodo. Il particolare le società che si stanno sviluppando in ambito tecnologico, grazie al sostegno fiscale del Governo, offrono interessanti opportunità”.

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