Schroders ha annunciato di aver ottenuto il punteggio più alto, A, da CDP nella sua valutazione sui cambiamenti climatici per il 2022. Questo punteggio è stato raggiunto solo dal 2% delle circa 15.000 società valutate da CDP, a dimostrazione dell'impegno di Schroders per la trasparenza aziendale e la performance in materia di cambiamenti climatici. Quest'anno, il punteggio di Schroders è stato frutto di diversi risultati legati alla sostenibilità, tra cui l'essere stato uno dei primi asset manager ad aver ottenuto la convalida dei propri obiettivi “basati sulla scienza” da parte dell'SBTi (Science Based Targets initiative).

Madeleine Cobb, Global Head of Corporate Sustainability, Schroders, ha commentato: "CDP ha fissato un livello molto alto per la sua 'lista A' sul cambiamento climatico: abbiamo dovuto dimostrare la nostra leadership e la portata del nostro impegno e delle nostre azioni relativamente al clima. Il fatto che abbiamo degli obiettivi ‘basati sulla scienza’ riconosciuti, che riguardano le nostre emissioni Scope 1, 2 e 3, dei solidi processi di governance e di gestione del rischio, oltre a una buona trasparenza dei dati, ci ha permesso di essere riconosciuti come leader in questo ambito".

Il processo annuale di disclosure ambientale e di assegnazione dei punteggi di CDP è ampiamente riconosciuto come il ‘gold standard’ della trasparenza ambientale aziendale. Si allinea al quadro della Task Force on Climate-related Financial Disclosure e costituisce il meccanismo di rendicontazione di RE100 (l'iniziativa globale per le energie rinnovabili) e dell'iniziativa Net Zero Asset Managers. Assegnando un punteggio alle aziende e alle città, CDP intende incentivarle e guidarle, attraverso la divulgazione, a diventare leader in materia di trasparenza e di azione ambientale. Una metodologia dettagliata e indipendente viene utilizzata per valutare le aziende, assegnando un punteggio da A a D- in base alla completezza della divulgazione, alla consapevolezza e alla gestione dei rischi ambientali e alla dimostrazione di buone pratiche associate alla leadership ambientale, come la definizione di obiettivi ambiziosi e significativi.

Nel 2022, più di 680 investitori con oltre 130.000 miliardi di dollari di asset e 280 grandi acquirenti con 6.400 miliardi di dollari di capacità di spesa, hanno chiesto alle aziende di divulgare dati sul loro impatto, sui rischi e sulle opportunità legate all’ambiente attraverso la piattaforma di CDP. Hanno risposto ben 18.700 aziende.

Dexter Galvin, Global Director of Corporations and Supply Chains, CDP, ha commentato: "Congratulazioni a tutte le aziende della ‘lista A’ di quest'anno: la trasparenza ambientale è il primo passo fondamentale verso un futuro a zero emissioni e positivo per la natura. In un anno di crescenti preoccupazioni ambientali in tutto il mondo – da eventi climatici estremi a perdite senza precedenti ai danni della natura - la necessità di un cambiamento trasformativo, urgente e collaborativo è più cruciale che mai. È necessario decarbonizzare metà delle emissioni globali di gas serra ed eliminare la deforestazione entro il 2030, oltre a raggiungere la sicurezza idrica nello stesso arco di tempo: non c'è modo di raggiungere il target di contenere l’aumento a 1,5°C senza considerare la natura. Mentre CDP continua ad alzare l'asticella di chi si qualifica come leader in materia di clima, foreste e acqua, ci auguriamo di vedere le ambizioni e le azioni delle aziende della ‘lista A’ - e di quelle che desiderano entrarvi - fare altrettanto".