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Gestito, i mandati istituzionali fanno crollare la raccolta

4/27/2023 | Daniele Riosa

Prosegue il consolidamento dei trend degli ultimi mesi sul fronte dei fondi aperti: nonostante marzo si chiuda con una raccolta netta di meno 642 milioni, sono rimasti in territorio positivo gli azionari, mentre quelli obbligazionari si sono resi protagonisti di un exploit


Continua anche a marzo il calo del risparmio gestito italiano. Come comunica l’ufficio studi di Assogestioni, i dati preliminari della mappa mensile di marzo 2023 mostrano un lieve calo sul fronte della raccolta ma con masse sostenute da un effetto mercato positivo.

Nel dettaglio, il patrimonio gestito dell’industria si è attestato a 2.255 miliardi di euro, in crescita di oltre 12 miliardi di euro rispetto a febbraio. A influire sul dato, un effetto mercato che l’Ufficio Studi di Assogestioni stima positivo dello 0,8%. La raccolta netta è stata pari, invece, a meno 6,04 miliardi euro (a febbraio la raccolta netta è stata pari a meno1,94 miliardi di euro) come conseguenza dei 6,4 miliardi di deflussi registrati dai mandati istituzionali nel corso del mese. 

Prosegue il consolidamento dei trend degli ultimi mesi sul fronte dei fondi aperti: nonostante marzo si chiuda con una raccolta netta totale pari a meno 642 milioni euro, sono rimasti in territorio positivo i fondi azionari (più 588 milioni di euro), mentre quelli obbligazionari si sono resi protagonisti di un exploit. Se a febbraio i nuovi afflussi erano valsi alla categoria 570 milioni di euro, marzo porta in dote oltre 2 miliardi di euro di nuovi capitali per un totale di 3,2 miliardi di euro da inizio anno. Per contro, i fondi bilanciati e flessibili hanno fatto segnare deflussi mensili pari rispettivamente a 1,1 miliardi e 1,7 miliardi di euro.

Sul fronte delle società, al vertice della classifica, troviamo per raccolta netta Allianz con 415,4 milioni di euro, al secondo posto si piazza il gruppo Mediobanca con 267,3 milioni. Sul terzo gradino del podio ecco il gruppo Mediolanum con 246,8 milioni. Tra le società che chiudono marzo in negativo, segnaliamo il gruppo Generali con meno 2,822 miliardi. Il gruppo comunica, attraverso una nota, che “in merito ai dati pubblicati da Assogestioni sull’industria del risparmio gestito in Italia nel mese di marzo 2023, si precisa che il risultato di raccolta registrato dal gruppo Generali è dovuto principalmente a flussi dei mandati assicurativi gestiti per conto del gruppo”. Poste Italiane archivia il terzo mese dell'anno con un meno 2,116 miliardi e il gruppo Intesa Sanpaolo con -865,4 milioni di euro.

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