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Carige, la Fondazione teme l'aumento di capitale

1/15/2014 | Alessandro Chiatto

Dopo il cda di ieri, continuano a delinearsi le mosse per il rafforzamento patrimoniale chiesto a Banca Carige da Bankitalia


Dopo il cda di ieri, continuano a delinearsi le mosse per il rafforzamento patrimoniale da 800 milioni di euro chiesto a Banca Carige da Bankitalia. Con 100 milioni già acquisiti con la cessione ad Arca della SGR, urge fare luce sulle modalità di arrivare ai 700 milioni restanti. 

 

Mentre ieri era riunito il cda guidato da Piero Montani, un altro board era stato convocato in modo informale dal principale azionista della banca: la Fondazione Carige, che detiene il 46,6%. L'ente teme che la Banca possa decidere di procedere con l'aumento di capitale prima di essere riuscito ad alienare Carige Assicurazioni. Una mossa che la Fondazione auspica fortemente e ha indicato come linea che la Banca dovrebbe seguire. 

 

Se, però, l'istituto non riuscisse a vendere le assicurazioni, si imporrebbe naturalmente la scelta di procedere prima con l'aumento di capitale, che Bankitalia, peraltro, avrebbe voluto fosse già stato eseguito. Una decisione che farebbe scendere notevolmente la partecipazione di Fondazione in Carige. 

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