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2/19/2014 | Massimo Morici
Banca Popolare di Vicenza si prepara ad un aumento di capitale fino ad un 1 miliardo di euro destinato a eventuali operazioni straordinarie di crescita oltre che al rafforzamento patrimoniale per allinearsi ai maggiori standard bancari europei. L'istituto bancario spiega che il progetto prevede una ricapitalizzazione “fino a 1 miliardo di euro, di cui 700 milioni di euro da offrire in opzione ai soci/azionisti e ai detentori di obbligazioni convertibili e 300 milioni di euro da offrire a nuovi soci nell'ambito di un aumento di capitale dedicato”.
In merito a future acquisizioni e fusioni, il presidente Gianni Zonin (nella foto) ha confermato l'interesse sia per Banca Etruria che Veneto Banca, due dossier, ha spiegato, “che stiamo esaminando” come ne “esaminiamo anche altri”. Giorni fa sempre Zonin non aveva escluso un intervento sulla Popolare di Marostica, mentre negli scorsi mesi si era parlato anche di un possibile interesse per un pacchetto di oltre 60 sportelli di Banca Marche, un'ipotesi quest'ultima che, alla luce delle recenti indiscrezioni, potrebbe sfumare.
La Popolare di Vicenza, infatti, è da settimane al centro dell'attenzione dei media su una possibile ripresa del risiko bancario che potrebbe portare alla creazione di una maxi Popolare del Nord Est, estesa a tutte le regioni italiane. Un progetto sostenuto da Bankitalia, che dopo la recente ispezione a Veneto Banca ha consigliato di valutare la strada delle nozze con Vicenza per l'istituto di Montebelluna, che è pronto a cedere Bim per rafforzare il patrimonio in vista degli stress test di giugno.
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