Banca Marche: il piano di salvataggio entro fine anno

All'aumento di capitale della good bank potrebbe partecipare anche Cariverona e il fondo sovrano degli Emirati Arabi. Pronti 800 milioni dal Fondo di tutela dei depositi per garantire le sofferenze che finiranno nella bad bank
15/10/2014 | Redazione Advisor
Per il salvataggio di Banca Marche si sta mettendo in piedi un'operazione da "1,8 miliardi tra good bank e bad bank" e per la definizione del piano “c’è un arco temporale che va da qui a fine anno”. Ad assicurarlo è il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, riferendo in Consiglio regionale delle Marche di un recente incontro con i vertici del Fonspa, la piccola banca romana controllata dal gruppo Tages, che è stata autorizzata dalla Banca d'Italia a presentare un progetto per rilevare la più grande banca italiana oggi commissariata. 
 
Per la definizione dell'operazione, secondo Spacca, “c’è un arco temporale stretto che va da qui a fine anno" per la conclusione dell'operazione che prevede l'intervento del Fondo di tutela dei depositi, che, dopo una valutazione dell'istituto, ha deliberato un impegno fino a 800 milioni per la garanzia della cartolarizzazione dei crediti in sofferenza che finiranno nella bad bank di Banca Marche. Il Fondo potrà intervenire anche nella ricapitalizzazione della “good bank” Banca Marche per un massimo di 100 milioni. 
 
All’aumento di capitale, stando a quanto riporta MF, potrebbe partecipare anche la Fondazione Cariverona (già azionista di UniCredit con il 3,5%) con un investimento di 100 - 150 milioni di euro. Fonti finanziarie danno per probabile anche l’intervento di un fondo sovrano della famiglia regnante degli Emirati Arabi Uniti con una quota di 150 milioni di euro assieme al fondo di investimento USA Beauport Financial per una quota ancora da definire e la cordata di imprenditori locali coordinati dall’avvocato Paolo Tanoni. 
 

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