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Credit Suisse, i ricavi crescono nel private banking e nel wealth management

7/23/2015 | Marcella Persola

La banca svizzera ha chiuso il secondo trimestre del 2015 con un utile netto di 1,05 miliardi


Si chiude con un utile netto di 1,05 miliardi di franchi svizzeri il secondo trimestre del 2015 di Credit Suisse. La banca svizzera vede quindi crescere il risultato del 17% rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente. 

I ricavi netti sono stati pari a 6,94 miliardi di franchi svizzeri rispetto ai 6,43 del secondo trimestre del 2014. Entrando nel dettaglio delle singole divisioni emerge il continuo dinamismo dei ricavi in wealth management con ricavi pari a 3,15 miliardi contro i 3,046 dello stesso periodo dell'anno scorso. Per quanto riguarda invece l'investment banking i ricavi della divisioni sono stati di 3,38 miliardi di franchi svizzeri contro i 3,342 miliardi del secondo trimestre del 2014.

Tidjane Thiam, Chief Executive Officer, ha dichiarato: “Nel secondo trimestre Credit Suisse ha fatto registrare un miglioramento degli utili. Asia Pacific ha evidenziato una sostenuta performance. In questa regione l’efficacia della collaborazione e l’allineamento di Private Banking e Investment Banking hanno consentito di realizzare un’eccellente crescita. Complessivamente le nostre attività di wealth management hanno fatto registrare un miglioramento della performance generando una buona redditività del capitale regolamentare grazie ai risultati di alcune iniziative, particolarmente nella regione Asia Pacific e in Svizzera. Nel corso del trimestre abbiamo lanciato in Svizzera la nuova offerta di consulenza Credit Suisse Invest, dopo l’introduzione della piattaforma digitale di Private Banking nella regione Asia Pacific nel primo trimestre. Nell’Investment Banking è stata registrata una diminuzione degli utili nonostante il miglioramento della performance in ambito azionario e nella consulenza, in seguito all’aumento dei costi. Nella divisione abbiamo ridotto la leverage exposure durante il trimestre e questo processo deve continuare».


Ha aggiunto: «Insieme al management team ho iniziato a valutare il percorso migliore per l’ulteriore evoluzione della banca, attraverso una revisione strategica approfondita. Prima della fine dell’anno metteremo a punto una strategia e un modello di business mirati a una crescita redditizia e sostenibile. L’obiettivo della strategia e del modello di business sarà una performance meno volatile e in grado di far fronte anche alle condizioni di mercato più impegnative grazie alla selezione del portafoglio di attività. La nuova strategia dovrà tenere conto di determinati punti critici resi evidenti dai risultati del secondo trimestre. Inoltre, l’ottimizzazione del portafoglio dovrà alleviare il fabbisogno di capitale e generare eccedenza di capitale nonché massimizzare il valore a vantaggio degli azionisti sull’arco del ciclo economico”.

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