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Einaudi: Italiani sempre attratti dal "mattone"

7/21/2016 | Marcella Persola

Polarizzate le scelte di investimento degli italiani. Immobiliare da una parte e liquidità dall'altra.


Gli italiani restano legati al mattone. I tassi a zero hanno riportato gli italiani ad investire in case e depositi. Questo almeno è quanto emerge dall'ultima indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie presentata a Torino da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi.

 

L'indagine "Tassi bassi e volatilità, si ritorna al mattone" mostra come le famiglie italiane continuano a risparmiare per far fronte alle incertezze, ma la quota destinata alla pensione è ancora molto limitata. Le famiglie continuano a risparmiare in primis per i figli, ma la mite ripresa unita alla volatilità dei mercati e i rendimenti risicati, porta gli investitori ad essere cauti.

 

Tra le priorità dell'investimento vi è la difesa del capitale, accentuata nel caso l'investimento sia svolto dal capo-famiglia, seguita dal rendimento, liquidità e apprezzamento del capitale nel lungo termine. E dove investono le famiglie italiane? Rispetto all'edizione del 2016, l'indagine mostra come la componente obbligazionaria si sia ridimensionata, a favore del risparmio gestito. Nel corso, infatti, del 2015 i patrimoni gestiti passano da 1,59 miliardi a 1,83 miliardi. Il 24% dichiara di seguire questa opzione per poter affidare i propri risparmi a esperti e non pensarci più, semplificandosi la vita; per il 2,9% con il risparmio gestito si possono avere rendimenti migliori rispetto al fai da te. Questo ha fatto sì che molti investitori stiano iniziando a considerare l'investimento nel gestito come un vero e proprio compagno di viaggio nel lungo termine.

 

La voglia di sicurezza e l'estrema volatilità dei mercati borsistici hanno creato una forte disaffezione verso il mercato azionario, per il quale gli italiani mostravano già una scarsa propensione all'investimento. Infatti solo il 5,3% ha dichiarato di aver comprato e venduto azioni negli ultimi cinque anni.

 

Inoltre i tassi a zero hanno guidato gli investitori a mantenere liquide le proprie disponibilità. Il 18,4% ha affermato di mantenere liquide tutte le proprie disponibilità, il 9,1% più della metà e un altro 9% oltre il 30%. La persistenza dei tassi a zero potrebbe tuttavia preludere proprio al sacrificio della liquidità nella ricerca di investimenti alternativi, come quelli immobiliari. Il campione intervistato ha mostrato un'estrema polarizzazione tra il lasciare liquide le proprie disponibilità (32%) e immobilizzare il proprio patrimonio nell'acquisto di immobili da mettere a reddito, o per sé.

 

Ma per quale motivo gli italiani scelgono l'investimento immobiliare? Le case è il mercato che gli italiani conoscono meglio. I piccoli investitori infatti si rivolgono alle case anche perché è il mercato dei beni di investimento che direttamente conoscono meglio, e al quale sono interessati. Ben il 46% afferma di conoscere questo mercato e di informarsi regolarmente su di esso.

Dietro il mercato immobiliare si colloca, in modo distanziato, quello obbligazionario, poi la Borsa e il mercato dell'oro. E la propensione all'acquisto di case potrebbe aumentare se si alleggerisse il peso fiscale sull'investimento immobiliare, questo aumenterebbe ancora di più.

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