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BNP Paribas, come proteggersi dal rischio referendum

12/1/2016 | Davide Mosca

L’utilizzo degli strumenti a leva in chiave difensiva può essere una soluzione efficiente in vista di eventi potenzialmente pericolosi per i mercati


Tutti i portafogli, anche i meglio diversificati, hanno bisogno di coperture in caso di eventi dall’esito imprevedibile, in grado di generare picchi di volatilità sui mercati. Una volatilità che si è dimostrata una costante nel 2016, sostenuta in modo particolare dall’incertezza connessa agli appuntamenti politici di rilevanza internazionale. Per la fine dell’anno in corso e per i primi mesi del 2017 è facile prevedere una prosecuzione di questo stato di cose, con l’Europa che sarà attraversata da una tornata di voti che si collocano in uno stato di alta pressione per l’Unione a seguito di Brexit. Il referendum italiano del 4 dicembre è il primo di questi appuntamenti.

 

 

Il crescente bisogno di copertura può essere soddisfatto oggi grazie anche all’evoluzione degli strumenti quotati, la cui sempre più ampia gamma ed efficienza amplia lo spettro delle loro possibilità di utilizzo. È il caso dei mini future ed un esempio concreto può aiutare a chiarire i meccanismi in atto in caso di un loro utilizzo in chiave difensiva.

 

 

Supponendo che in vista del referendum costituzionale e della volatilità ad esso connessa l’investitore voglia proteggere una posizione pari ad un ammontare di 50.000 euro legato all’andamento del FTSE MIB, ha la possibilità di utilizzare un Mini Future short sull’indice, scegliendo tra le varie leve disponibili quella che fornisce il grado di copertura necessario a schermare il capitale già investito da possibili movimenti al ribasso del FTSE MIB a seguito del voto. Prendendo in esame il Mini Short su FTSE MIB emesso da BNP Paribas con leva 5.77 (Isin: NL0011764288) e una forbice di possibile movimento dell’indice nell’arco di 60 giorni pari a un minimo di 15.000 punti (circa il 12% in meno dell’attuale 16889,03) e a un massimo di 18.500 (+10% circa), la tabella di seguito mostra i fondamentali andamenti dell’investimento.

 

 

 

 

Nel caso 1 vediamo come a fronte di una discesa del FTSE MIB del 12% circa, il prezzo del Mini Short sia salito del 12% moltiplicato per la leva di 5.77 arrivando quindi ad un prezzo di 0.465 partendo da 0.2910 e compensando in questo modo la perdita conseguente al ribasso del FTSE MIB. Nel caso due, invece, a fronte di un rally del FTSE MIB pari al 10% circa, il prezzo del Mini Short scende de 10% moltiplicato per la leva di 5.77. Qui la perdita di valore del Mini Short è compensata con l'incremento della posizione dell'investitore su FTSE MIB. A rimanere stabile è dunque il valore complessivo del portafoglio.

 

 

La leva dei Mini Future, come evidenziato dall’esempio concreto sul Mini Short BNP Paribas su FTSE MIB, varia in funzione delle variazioni del sottostante, cosa che non accade nei prodotti a leva fissa. “Grazie alla leva variabile – si legge nella nota emessa da BNP Paribas - i Mini Future permettono di implementare strategie di più ampio respiro senza dover ribilanciare la posizione ogni giorno per correggere le modifiche conseguenti al compounding effect.”

 

Per maggiori informazioni e per esplorare le possibilità di copertura https://investimenti.bnpparibas.it/certificates-leva/mini-future-certificate/calcolacopertura

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