L’operazione di salvataggio di Banca Mps pare destinata al fallimento, A tirarsi indietro non sono stati i risparmiatori retail, ma i grandi investitori: hanno disertato l’aumento di capitale: il fondo sovrano del Qatar, disposto a mettere sul piatto 1 miliardo, non si è ancora visto. La banca in un comunicato, “non si sono concretizzate manifestazioni di interesse da parte di anchor investor”.

Dall’intervento degli emiri dipende infatti anche l’adesione di altri investitori istituzionali, tra cui banche estere e fondi di private equity: avevano posto come condizioni sia una massiccia adesione delle conversioni, che c’è stata, sia la presenza di un investitore di peso.  L'offerta di conversione volontaria di obbligazioni subordinate Mps e relativa allo strumento Fresh ammonta a 2,451 miliardi (di cui un miliardo dal retail), secondo i dati diffusi la scorsa notte e definiti dalla nota "provvisori".

Ora si profila un intervento pubblico che potrebbe portare lo Stato, già socio al 4%, ad essere il primo azionista di Mps. Il Parlamento proprio nei giorni scorsi ha però approvato la risoluzione che consente al Governo di stanziare 20 miliardi per le banche in crisi anche se in questo caso bisognerà aspettare cosa ne pensa Bruxelles: le nuove regole per il salvataggio degli istituti prevedono anche il coinvolgimento di azionisti e obbligazionisti, tra cui 40.000 risparmiatori di Mps per i quali si apre un periodo carico di rischi e potrebbero subire una perdita del valore dei loro investimenti. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato che gli impatti sui risparmiatori saranno “minimizzati o resi inesistenti”.