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Intesa Sanpaolo "rivoluziona" la remunerazione dei CF

2/3/2017

La banca intende potenziare l'offerta fuori sede con 400 nuovi professionisti reclutati sul mercato e introduce il cosiddetto "lavoro misto" che abbina part time a un contratto autonomo


Intesa Sanpaolo è pronta ad assumere 400 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con una nuova forma contrattuale innovativa che coniuga il part time al contratto di lavoro autonomo. È quanto emerge dall’accordo raggiunto la scorsa notte tra banca e sindacati che prevede 700 – 800 assunzioni in cambio di un migliaio di uscite. L’infornata di ex promotori finanziari è uno degli elementi più significativi dell'intesa perché sperimenta – per la prima volta in Italia – il cosiddetto lavoro misto per i consulenti finanziari: prevede infatti, come si legge in una nota di Intesa Sanpaolo, "una innovativa modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, che coniuga in capo alla stessa persona da parte dello stesso datore di lavoro un rapporto di lavoro subordinato part time a tempo indeterminato con un parallelo, contestuale e distinto contratto di lavoro autonomo di consulente finanziario per l’offerta fuori sede". 

La banca conta di assumere fino a 400 professionisti tenendo conto delle esigenze del Sud e di altre aree disagiate. In cambio il consulente finanziario assunto dalla banca si impegna a non assumere contratti di lavoro autonomo con soggetti in concorrenza con Intesa Sanpaolo. In questo modo la banca punta a "incrementare le masse depositate e le operazioni connesse" recita il verbale di accordo fra azienda e sindacati. La nuova forma contrattuale, spiega Intesa Sanpaolo nella nota, sarà proposta per le nuove assunzioni che saranno effettuate nella rete di Banca dei Territori ed Intesa Sanpaolo Casa e sarà offerta anche, su base volontaria, al personale in servizio che sia già iscritto all’albo dei promotori finanziari. 

L'accordo va sotto il nome di "Protocollo per lo sviluppo sostenibile di Intesa Sanpaolo" e ha effetti fino al 2020. Affronta anche altre questioni a partire dalla conciliazione vita-lavoro, politiche per l'invecchiamento attivo e uscite volontarie per pensionamento in cambio di assunzioni: è prevista infatti anche la flessibilità di orario e uscite incentivate, volontarie e alternative alla riconversione professionale per 1.450 lavoratori pensionabili entro il 31 dicembre 2018, si legge su Conquiste del lavoro, il quotidiano della Cisl. Per gli over 60 sono state concordate previsioni in materia di part time, trasferimenti e counseling. Oltre ai 400 promotori che potranno diventare dipendenti, la banca si impegna ad altre 100 assunzioni e a inserire nel gruppo 295 dipendenti di Gerico e State Street.

“L'accordo sottoscritto è particolarmente interessante e consente di tenere insieme le tutele e le sicurezze del posto fisso abbinate a un ulteriore salario variabile legato alle masse gestite” spiega Mauro Incletolli, segretario nazionale First Cisl. "Con il Protocollo si riconferma il ruolo di Intesa Sanpaolo quale motore di sviluppo economico ed occupazionale del Paese, che attiverà meccanismi di ‘staffetta generazionale’ all’interno del Gruppo attraverso nuove assunzioni/nuove professionalità che andranno in parte a compensare le cessazioni volontarie per pensionamento. Tutto questo è stato possibile grazie alle organizzazioni sindacali, che anche in questa occasione hanno dimostrato il coraggio di innovare" commenta Eliano Omar Lodesani, coo di Intesa Sanpaolo. 

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