Tempo di lettura: 1min

Banche venete: gli esuberi scendono a 1.500

6/28/2017

Dei 3.900 annunciati, 2.400 riguarderanno Intesa Sanpaolo che ha comprato i due istituti nel piano di salvataggio concordato con il governo


La trattativa su modalità e tempi degli esuberi di Popolare di Vicenza e Veneto Banca dovrebbe iniziare la settimana prossima e avere una durata molto breve: Intesa Sanpaolo, che ha acquistato e salvato le due banche grazie agli aiuti di Stato ricevuti con un decreto ad hoc approvato domenica 25 giugno, ha fretta di chiudere.

Si parla di un accordo da firmare entro la fine di luglio, almeno secondo quanto riportano il Corriere Veneto e il Mattino di Padova circa i risultati dell'incontro avvenuto ieri tra i vertici operativi della banca (il capo delle operazioni Omar Lodesani e il responsabile del personale, Alfio Filosomi) e i segretari nazionali dei sindacati dei bancari. Domani invece è previsto un incontro con le Rsa delle Popolari mentre oggi si terrà il coordinamento dei sindacati di Intesa.

Il nodo, oltre alla chiusura di 600 filiali, riguarda soprattutto la gestione dei 3.900 esuberi, annunciati e da definire su base volontaria. In realtà, i tagli non riguarderanno solo il personale delle due ex popolari venete, dove gli esuberi saranno in realtà più contenuti (1.500 circa), gestiti con i prepensionamenti. I mancanti 2.400 verranno da Intesa Sanpaolo, la banca guidata dal ceo Carlo Messina (nella foto), che aprirà così una nuova finestra interna per gli esodi volontari, finanziata dai fondi statali in arrivo.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?