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Per la gestione del risparmio il web non convince gli italiani

10/9/2017

Crescono però gli utenti che accedono ai conti correnti tramite web e app. Ecco i risultati dell'ultima edizione di CheBanca! Digital Banking Index


Crescono gli utenti che accedono abitualmente ai conti correnti tramite web e app: a fine marzo 2017 erano 17,6 milioni, l’8,9% in più rispetto a due anni fa. Il dato emerge dall’ultima edizione del CheBanca! Digital Banking Index, l’osservatorio che misura la digitalizzazione del banking in Italia realizzato da CheBanca!, la banca del gruppo Mediobanca dedicata al risparmio e agli investimenti. Se la maggior parte utilizza il web (72,2%), sono gli utenti mobile, spinti dalla forte diffusione degli smartphone e delle app, ad aver registrato la crescita maggiore: 5,9 milioni a fine marzo 2017 (+66% rispetto al 2015).

In pratica, spiega CheBanca! nel report, quasi un correntista su tre (32,3%) è utente mobile banking, di cui un milione effettua le proprie operazioni esclusivamente tramite app (5,3%). Tuttavia, la filiale continua ad avere un ruolo determinante: il 76% dei correntisti online si reca in filiale almeno una volta ogni tre mesi, prevalentemente per l’aggiornamento della documentazione o per compiere operazioni più complesse, come gli investimenti, la gestione del risparmio o il trading, per i quali si preferisce il contatto diretto con il personale della banca: nonostante ben 3 milioni di utenti di digital banking dispongano di un dossier / conto titoli per la gestione del risparmio, oltre 4 su 10 non lo gestisce personalmente. Di questi, infatti, il 71% preferisce affidarsi alla consulenza e all’esperienza della propria banca o di un professionista.

Strumenti innovativi come il robo-advisor, inoltre, restano ancora un fenomeno ancora molto contenuto rispetto alle sue potenzialità: oltre la metà non ne ha mai sentito parlare (51%), mentre meno di due su dieci dichiara di conoscerlo.  "Nonostante la forte crescita del digital banking in Italia, non esiste un canale principale in assoluto, ma si identificano, invece, più profili e abitudini di consumo a cui il settore bancario deve poter rispondere con servizi adeguati. C’è chi preferisce la velocità dell’online al posto della comodità dell’app o chi non vuole rinunciare alla sicurezza del contatto diretto, soprattutto per determinate operazioni" dichiara Alessandro D'Agata, d.g. di CheBanca!. 

Ma qual è il profilo del correntista on-line? Si tratta per lo più di maschi (56,4%) con un’età inferiore ai 45 anni (55%) e che vivono al Nord (48,5%). I soggetti con disponibilità di spesa elevata (superiore 2.000 euro al mese) che operano online sono circa il doppio rispetto al segmento complementare dei clienti non online. Ogni correntista attivo effettua mediamente oltre 3 accessi al conto via web, con picchi in estate e a fine anno, e 14,6 milioni (77,1%) posseggono almeno una carta.

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