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Poste Italiane e MiFID II: rimpallo di responsabilità tra dipendenti e CF

1/31/2018

I sindacati attaccano: "Le procedure adottate squalificano il lavoro dei consulenti e chiamano in causa professionisti esterni alla trattativa con il cliente"


L’entrata in vigore della MiFID II il 3 gennaio sta creando i primi problemi agli operatori di Poste Italiane, dipendenti e consulenti finanziari. Come si legge in una lettera firmata dalla Cisl SLP della Sicilia indirizzata ai responsabili di Poste Italia per l’isola e il Sud Italia, il sindacato punta il dito contro "il continuo ricorso a password per sbloccare una procedura eccessivamente limitante al fine di alzare la soglia degli investimenti consentiti dall'applicativo Consulenza Guidata (pur nei limiti dettati dalla MiFID)". Le password, inoltre, "vengono richieste al direttore o ai collaboratori, cioè a personale, "che non ha assistito alla trattativa, non ha ascoltato le esigenze del cliente, ma che viene chiamato ad un'assunzione di responsabilità che, riteniamo, del tutto illegittima".

La procedura messa in essere da Poste Italiane, secondo il sindacato, tra l'altro presenterebbe "aspetti poco edificanti nei riguardi delle clientela che, dopo aver trattato con un consulente abilitato, si trova ad assistere all'intromissione di un terzo elemento che, attraverso un sia pur stringato colloquio con il consulente e con lo stesso cliente - prosegue la lettera di Cisl SLP - deve capire la ‘coerenza’ dell'operazione ed autorizzare con la propria password. Squalificando, di fatto, e spesso per investimenti di pochissime migliaia di euro, un professionista qualificato che non dovrebbe aver bisogno della tutela per fare il proprio lavoro".

La Cisl SLP ricorda che Poste Italiane, prima della MiFID 2, ha attuato una politica nei riguardi dell'offerta Risparmio Gestito "decisamente prudenziale con tutta una serie di sbarramenti informatici, inseriti sull'applicativo di Consulenza Guidata che, sulla scorta di prudentissimi parametri preimpostati, limitava fortemente l'operatività in fase di vendita ponendola ben al di sotto dei parametri imposti da MiFID".

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