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Brexit: tegola da oltre 10 miliardi di euro per la City

3/13/2018

Il costo annuale per gli esportatori britannici sarà di 32 miliardi di euro secondo un recente studio di Oliver Wyman


Il costo annuale della Brexit per gli esportatori britannici sarà di 32 miliardi di euro, un terzo dei quali graverà sul solo settore dei servizi finanziari. È quanto emerge da un recente studio congiunto di Oliver Wyman e Clifford Chance hanno stimato l’impatto sulle imprese delle barriere tariffarie e non tariffare, se UE e Regno Unito tornassero ad avere relazioni commerciali secondo le regole della World Trade Organisation (WTO), lo scenario peggiore a seguito di un mancato accordo tra Londra e Bruxelles. Con la fine del “passaporto Ue”, i servizi finanziari saranno costretti a trasferire molti uffici all’interno del territorio Ue, spiegano gli analisti.

Alcune grandi banche d’affari americane negli scorsi mesi avevano già annunciato il potenziamento delle filiali a Francoforte e Dublino. Lo studio si concentra solo su quegli effetti diretti della Brexit per cui è importante che le aziende comincino a prepararsi già oggi. Non tiene conto delle conseguenze aggiuntive, come flussi migratori, cambiamenti nei prezzi o eventuali accordi di libero scambio con paesi terzi, che dovrebbero alzare ulteriormente i costi. Nel complesso i costi stimati ammontano a 69 miliardi di euro tra Ue e Regno Unito, di cui 37 miliardi di euro per gli esportatori Ue.

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