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Intesa Sanpaolo: l'utile cresce del 25%

8/1/2018

La banca migliora i profitti rispetto ai primi 6 mesi dello scorso anno che beneficiavano del maxi contributo pubblico da 3,5 miliardi per il salvataggio delle ex popolari venete


Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile di 2,2 miliardi di euro, in calo del 58,4% dal risultato di 5,2 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2017, che però includeva il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro, esente da imposte, per l'acquisto di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Escludendo questa voce straordinaria, i profitti dei primi sei mesi dell'anno risultano in crescita del 25% rispetto all'utile di 1,7 miliardi di euro dello stesso periodo del 2017, decurtato dal maxi contributo dello Stato. "È il migliore risultato registrato dal 2008. Se includiamo la plusvalenza relativa all’accordo con Intrum l’utile netto sale a 2,6 miliardi di euro, un valore pari al 68% dei 3,8 miliardi di utile dello scorso anno. Siamo pertanto nelle condizioni di poter affermare che l’utile netto del 2018 supererà i 3,8 miliardi di utile del 2017" ha commentato il ceo Carlo Messina.

I proventi operativi netti crescono del 6,1% a 9,4 miliardi di euro, a fronte - spiega la banca in una nota - di un flusso netto di attività finanziarie della clientela nel semestre verso "un’allocazione contraddistinta dal contenimento dell’esposizione alla marcata volatilità dei mercati finanziari, con una raccolta netta di risparmio gestito pari a 6,3 miliardi di euro e un aumento della raccolta diretta di 7,2 miliardi". Anche il risultato della gestione operativa risulta in miglioramento del 21,8%. I costi operativi risultano in diminuzione del 3,4% rispetto al primo semestre 2017.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono in calo del 17,9% rispetto al primo semestre 2017. A livello patrimoniale al 30 giugno 2018, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 13,6%. Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 948 miliardi di euro (+0,3% da inizio anno): la raccolta diretta bancaria ammonta a 431 miliardi, mentre la raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche è pari a 152 miliardi. La raccolta indiretta ammonta a 516 miliardi, di cui 340 miliardi in risparmio gestito e 176 miliardi in risparmio amministrato.

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