Bce come da copione ma mette in guardia dai rischi
Nessuna sorpresa dalle parole del presidente della BCE Mario Draghi, che conferma le previsioni e rimanda alla fine del prossimo anno il primo rialzo dei tassi.
Charles St-Arnaud, senior investment strategist di Lombard Odier IM: "Durante la conferenza stampa, il Presidente Draghi ha sottolineato che i prossimi dati saranno ampiamente in linea con le attese della BCE e ha confermato l’attuale espansione su larga scala e l’incremento graduale dell’inflazione. Tuttavia, la BCE ha evidenziato che ci sono diversi rischi per l’outlook derivanti dal protezionismo e dalle turbolenze dei mercati emergenti, allo stesso tempo, affermando che questi rischi sono ampiamente bilanciati".
Sulla crescita dell'Eurozona commenta Michael Metcalfe, responsabile globale macro strategy di State Street Global Markets: “La crescita è stata deludente, le scelte politiche dell’Italia sono state un elemento dirompente ma, allo stesso tempo, stiamo assistendo a una ripresa dell’inflazione e della crescita dei salari. La BCE è fermamente concentrata su quest’ultimo punto e rimane sulla strada giusta per porre fine al proprio programma di quantitative easing quest’anno".
Il presidente della Bce attende il Def e la legge di Bilancio e conclude: "Sfortunatamente abbiamo visto che le parole hanno creato qualche danno e i tassi sono saliti per famiglie e imprese".