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10/31/2018
Quando si parla di risparmio gli italiani non hanno visione di lungo periodo. È questo quello che emerge dai risultati di un’indagine condotta da Oval Money, l’app nata per consentire a tutti di risparmiare e investire, e Jeme Bocconi, società che offre servizi di consulenza alle aziende, persentata in occasione della 94° Giornata Mondiale del Risparmio. Stando allo studio condotto su 3.000 individui, solo 2 su 10 pensano a investire davanti a un’entrata extra. Più del 90% del campione, che si parli di 500 euro o di 10.000 euro, decide di metterli da parte, magari dopo essersi tolto qualche sfizio, ma di questi sono ancora pochi, sotto il 20%, a prescindere dalla somma ricevuta, a pensare che sia giusto investire.
E quando lo fanno, come investono gli italiani? Non si pensa al futuro ma solo al presente: i soldi si mettono da parte, ma in previsione di un obiettivo preciso a breve termine. E non si investe di certo per la pensione: la propensione ad investire, stando alle risposte del sondaggio, aumenta con l’aumentare dell’età, perché in quel caso a diminuire è la paura del futuro. Quanto all'educazione finanziaria, il 50% dei giovani fra il 25 e i 45 anni ammette di non essere mai stato messo al corrente delle scelte finanziarie che venivano prese in famiglia.
Da sottolineare, infine, l’atteggiamento dei millenials, 18-35 anni, che nel 40% dei casi preferiscono informarsi da soli e investire in quello che conoscono. E, pur in assenza di una cultura finanziaria solida, gli uomini italiani preferiscono nella maggior parte dei casi (oltre il 50%) investire fidandosi della loro opinione più che di quella di un consulente finanziario. Più umili le donne che continuano ad affidarsi agli esperti almeno nel 50% dei casi.
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