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Certificati, compensare le minusvalenze con i “redditi diversi”

12/18/2018 | Redazione Advisor

Possibilità di recupero e ottenimento del vantaggio fiscale fino alla fine di dicembre


I certificati sono strumenti estremamente duttili e flessibili, che consentono di investire su un’ampia gamma di sottostanti (azioni, materie prime, indici) scegliendo tra diversi payoff di rischio-rendimento grazie alla presenza di barriere che proteggono l’investitore finale dalle perdite fino a una soglia predeterminata e conoscibile ex ante rispetto all’acquisto.

 

Ma c’è anche un altro vantaggio che è bene tenere presente avvicinandosi alla fine dell’anno solare: sfruttare l’efficienza fiscale dei certificates permette di compensare le minusvalenze maturate e ottenere così un beneficio fiscale. I certificati di investimento producono infatti redditi finanziari catalogati come “diversi” e offrono la possibilità di pareggiare le perdite generate nei quattro anni precedenti. Ultime due settimane dunque per far rientrare in questo meccanismo le minusvalenze riferite all’anno 2014.

 

La fiscalità relativa ai certificates appare una scelta adatta a coloro che non volessero assumersi i rischi impliciti di un puro investimento azionario. Il certificato è infatti ancora oggi lo strumento finanziario più efficiente che esista dal punto di vista fiscale, in quanto genera sempre e solo redditi diversi. È quindi possibile compensare le minusvalenze, sia attraverso i proventi delle cedole condizionate sia con quelli derivanti dalla differenza favorevole tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Tra le varie tipologie di certificati, quelli che favoriscono maggiormente la possibilità di compensare le minusvalenze sono i cash collect e, in particolar modo, i maxi cedola, che presentano la caratteristica di offrire con scadenze relativamente prossime nel tempo una cedola elevata e in seguito premi con cadenza temporale prefissata, non tassata all’origine.

 

Un esempio è costituito dai Maxi Cash Collect di BNP Paribas su panieri di 4 azioni che dopo il primo mese di vita offrono la possibilità di ricevere un premio potenziale che varia tra il 12% e il 15% anche in caso di ribassi moderati delle azioni sottostanti. Prendiamo in considerazione lo strumento con ISIN NL0013137706, avente come sottostante un paniere composto da azioni Intesa Sanpaolo, FCA, Saipem e ST Microelectronics. Per ognuno dei sottostanti la barriera è posta al 60% del valore di quotazione iniziale e la prima data di valutazione è fissata per il 18 dicembre. A questa data, qualora le azioni componenti il sottostante quotino al di sopra del livello barriera, l’investitore riceverebbe un premio pari al 13,5%, con data di pagamento fissata per il 28 dicembre e con l’opportunità, dunque, di accedere al vantaggio fiscale dato dalla compensazione del premio ricevuto con minusvalenze pregresse. 

 

Ultimi giorni per acquistare questa tipologia di certificati con possibilità di ottenimento del premio e quindi della compensazione di minusvalenze pregresse. Per conoscere tutti i Maxi Cash Collect Certificate di BNP Paribas e analizzare il dettaglio del loro funzionamento a seconda dei movimenti dei sottostanti è possibile consultare il sito investimenti.bnpparibas.it

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