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UBI: anche Moody's, dopo S&P, potrebbe migliorare il rating

2/21/2020 | Redazione Advisor

L'agenzia americana ha posto in revisione per "possibile upgrade" tutti i principali rating a lungo termine della banca guidata da Massiah. Fronte ops: si riuniranno lunedì prossimo i due restanti patti di sindacato di UBI. Giovedì la bocciatura della proposta di Intesa Sanpaolo da parte del Car


Anche Moody’s, dopo S&P, potrebbe vedere al rialzo il rating di UBI Banca. Nello specifico, l'agenzia di rating Moody's ha posto in revisione per "possibile upgrade" tutti i principali rating a lungo termine di UBI Banca. Lo rende noto l'agenzia americana in una nota. Attualmente il principale rating sull'istituto è indicato a "Baa2", che classifica la banca tra gli emittenti non speculativi.

Nel corso della giornata di giovedì, l'agenzia di rating S&P – fonte Teleborsa - ha posto il merito di credito di UBI Banca in "CreditWatch positive" per effetto dell'Offerta pubblica di scambio promossa da Intesa Sanpaolo. La decisione di rivedere i rating di UBI (BBB-/A-3) è stata assunta in considerazione del giudizio positivo sull'operazione, che lancerà il nuovo gruppo nel panorama delle banche europee, accrescendo la sua posizione competitiva. Giudicati limitati i rischi da integrazione e neutrale il giudizio sulla qualità degli asset. La decisione finale sarà assunta da S&P a transazione conclusa. In caso di esito positivo, l'agenzia aumenterà il rating di UBI di un gradino (one notch). S&P ha poi confermato il rating di Intesa Sanpaolo (BBB/A-2), ricordando che l'outloook negativo sul rating ha a che vedere solamente con la posizione del rating sovrano dell'Italia.

Intanto, sul fronte ops, si riuniranno lunedì prossimo i due restanti patti di sindacato di Ubi Banca, il Sindacato azionisti Ubi Banca a cui aderiscono i soci storici bresciani - inclusa la famiglia dell'ex presidente di Intesa, Giovanni Bazoli - e il Patto dei Mille, che raccoglie una piccola rappresentanza di soci bergamaschi. Sul tavolo degli organi dei due patti, a quanto apprende l'Ansa, ci sarà l'ops di Intesa su UBI.

Proprio il 20 febbraio, il Car, il patto di consultazione a cui aderisce il 17,8% del capitale di UBI, ha rimandato al mittente la proposta di Intesa San Paolo. In un comunicato, firmato all’unanimità, si legge che "L'ops di Intesa-Unipol, come prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente coi valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile”.

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